Tutto in Prometheus appare quantomeno epico e maestoso: le scenografie, la fotografia, i rimandi ad Alien, tutto sembra indicare un ritorno in grande stile alla fantascienza per il grande Ridley Scott.

Ma per quanto riguarda la trama, il film è ancora avvolto nel più fitto mistero, dove solo criptiche informazioni hanno dato ai fan più domande che risposte. Motivo per cui Screenrant ha raccolto le dichiarazioni dei nomi di spicco coinvolti nella realizzazione del film che, in modo ovviamente enigmatico, gettano nuova luce sui contenuti della storia. Siete avvertiti, se volete arrivare in sala all'oscuro dei contenuti del plot, non proseguite.

Pronti?

Cominciamo con il punto di vista del comandante in capo, ovvero Ridley Scott: "Prometheus parla dell'inizio della vita e dell'eterno Cosa sarebbe successo se. Questa sfera su cui siamo seduti esiste da tre miliardi di anni o da un miliardo? E se non fossimo stati pre-visitati da una o più civiltà aliene, allora cosa è successo su questo pianeta prima che comparisse l'essere umano?".

Per Scott la risposta potrebbe non essere quella più ovvia: "È solo la nostra arroganza che ci fa dire No, non è possibile, noi siamo stati i primi. Ma siamo noi i primi ominidi? Io ne dubito altamente. Nelle memorie e nelle leggende parliamo spesso di cose straordinarie come Atlantide, ma che cos'era veramente? Da dove veniva? Era reale? quanto era reale? È un vero ricordo, è esistito?". E conclude dicendo: "Se è esistito, è successo un miliardo di anni fa o più avanti? Ora non è rimasto più nulla, ma come è stato creato, chi lo ha creato?".

Il produttore esecutivo Michael Ellenberg invece, spiega qual è stato il seme dell'idea originale: "Ridley è stato ispirato dai disegni di Nazca in Perù, che possono essere visti solo dall'alto, i dipinti nelle caverne francesi, l'antico Egitto e la cività Maya. Siamo andati oltre ciò che sappiamo adesso e immaginato cosa scopriremo in futuro".

Michael Fassbender, uno dei protagonisti nonché nuovo Magneto in X-Men l'inizio, approfondisce le loro parole: "Si tratta di scoprire se c'è stato un intervento nella nascita della civiltà sulla terra creata da altri esseri, che noi (nel film) chiamiamo Gli Ingegneri, e scoprire se avevano un piano preciso". Ma non si tratta solo di queste entità: "Ognuno sull'astronave ha un suo obiettivo personale: alcuni sono lì solo perché pagati, altri cercano risposte, altri ancora sperano di trovare determinati segreti. Alcuni invece nascondono segreti e rancori personali". Il viaggio diventa così importante quanto la destinazione: "Abbiamo rapporti personali e collettivi, e motivazioni che rendono il tutto molto intrigante molto prima che l'inevitabile si abbatta su di loro".

Damon Lindelof spiega quanto sia importante la mitologia presente fin dal titolo: "Prometeo era un titano che rubò il fuoco agli dei, che lo tenevano nascosto agli umani perché temevano cosa ne avrebbero fatto se lo avessero avuto. Questo tema risuona costantemente in Prometheus: cosa hanno fatto gli umani che non avrebbero dovuto fare in termini di innovazione e forse esplorazione? C'era un confine che non andava attraversato? Parte del divertimento deriva dal capire perché lo abbiamo chiamato Prometheus".

Forse questi Ingegneri sono proprio gli esseri che indossavano la tuta degli Space Jokeys. E il motivo per cui sono così arrabbiati con gli umani, nonché i piani di coloro che hanno creato la vita sulla Terra, saranno proprio i misteri che scopriremo quando la Prometheus inizierà il suo viaggio.