Gianfranco de Turris giornalista, saggista, scrittore e noto studioso nel campo della fantascienza ha curato una nuova antologia pubblicata da Edizioni Bietti con il titolo Apocalissi 2012, un chiaro riferimento alla cosidetta e ben nota “Profezia Maya” secondo la quale il 21 dicembre del 2012 si verificherà il termine di un ciclo che secondo alcune interpretazioni indicherebbe la fine dell’umanità e l’avvento di qualcosa d’altro.
Il curatore nella sua dotta e interessante prefazione dal titolo Mille e non più mille afferma tra l’altro che:
"L'Umanità dell'anno 2000 non è quindi molto diversa da quella dell'anno 1000 (a parte il nostro migliorato modo di vivere) e la nostra pretesa superiorità culturale quasi una barzelletta. Lo prova la sindrome millenaristica che ci sta colpendo da qualche tempo a questa parte e che riguarda la cosiddetta Profezia Maya sulla presunta fine del mondo nel 2012. È impossibile citare la valanga di libri usciti sul tema e tradotti anche in italiano, sia quelli prò, sia quelli che confutano la faccenda, sia quelli dei furbetti che hanno approfittato della fatidica data in copertina per trattare ben altri argomenti. Per non parlare ovviamente di film e di trasmissioni televisive. Certo è che le varie propaggini della New Age, sia gli ecologisti fondamentalisti, sia sette le più varie financo ufologiche, si sono gettati su questa data per portare avanti le proprie tesi catastrofiste. Proprio come un millennio fa tra borghi e campagne, città e castelli, quando non c'erano quotidiani, televisione e Rete, si aggiravano gruppi di invasati guidati da santi eremiti che, autoflagellandosi, predicavano il pentimento per l'avvicinarsi del 31 dicembre dell'anno 999. Uguali."
L’antologia comprende ventiquattro racconti, fra i quali segnaliamo a caso Antonio Bellomi (Finismundi); Mario Farneti (Niche); Francesco Grasso (Prima della fine); Giulio Leoni (Finale allegro con moto); Gianfranco Nerozzi (Fino alla fine); Piefrancesco Prosperi (Ultimo); Antonio Tentori (L’avvento).
Il curatore. Gianfranco de Turris è nato a Roma nel 1944. È giornalista e scrittore, ha lavorato in Rai per quasi un trentennio ed è stato vice caporedattore della redazione cultura del Giornale Radio.
Negli anni ’60 ha curato la sezione narrativa della rivista Oltre il Cielo.
Negli anni 70 ha curato con S.Fusco, le collane di fantascienza dell'editore romano Fanucci (un centinaio di volumi). Negli anni 80 ha diretto la rivista L'Altro Regno, dedicata alla critica fantascientifica, è stato presidente del Premio Tolkien, dedicato alla narrativa fantastica, e ha curato le collane di fantascienza dell'editore Solfanelli di Chieti.
Ha pubblicato sedici libri fra narrativa e saggistica e ha curato centinaia di volumi fra cui moltissime antologie di narrativa italiana fantastica, tra le ultime: Sul filo del rasoio (Mondadori 2010), Altri Risorgimenti (Bietti, 2011) e Apocalissi 2012 (Bietti, 2012). Si è soprattutto interessato di H.P. Lovecraft e J.R.R. Tolkien di cui ha introdotto molte edizioni italiane.
La sinossi. 21.12.2012, è la data che, secondo un antico e complesso Calendario Maya, segna la fine di lungo ciclo per dare avvio a uno nuovo. Su questa profezia e sul suo significato si sono già spesi fiumi d'inchiostro e hanno proliferato sedicenti esperti, ufologi, santoni, astrologi. Nell'attesa di sapere come veramente andrà a finire, ventiquattro noti autori, guidati da Gianfranco de Turris, uno dei maggiori conoscitori del genere, si sono divertiti a immaginare - e raccontarci - diverse possibili interpretazioni della Profezia.
I maya avevano forse previsto la fine del mondo? E se sì, come questa avverrà? C’è speranza o i nostri giorni sono ormai contati?
Gianfranco de Turris (a cura di), Apocalissi 2012, Edizioni Bietti, collana Biblioteca Bietti 34, pagg. 440, euro 21,00.
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