Il 2 febbraio troveremo in libreria il romanzo young adult La fine del mondo viene di giovedì (Thomas Drimm. La fin du monde tombe un jeudi, 2009) primo volume di una serie dedicata al personaggio Thomas Drimm e scritta dall’autore francese Didier van Cauwelaert, i cui romanzi non sono facilmente etichettabili. Si tratta di storie surreali, piene di ironia e provocatorie.

La La fine del mondo viene di giovedì è una storia distopica. Il lettore conoscerà un ragazzino di tredici anni, Thomas Drimm, che vive in una società descrivibile come un mix tra 1984 e Fahrenheit 451. A tutti i cittadini viene impiantato un microchip nel cervello al compimento dei quattordici anni. Tutti devono essere felici: il gioco non solo è consentito ma quasi imposto, in pratica è una religione di stato. Sono invece proibiti: alcool, tabacco, suicidio, depressione e ovviamente la libertà di pensiero.

A Thomas mancano pochi mesi per l'impianto del microchip. È figlio unico di una coppia non troppo felice e anche lui non si sente a suo agio. È un solitario: il suo unico amico è XR9, un aquilone che una domenica, dopo un bel volo, gli combina un grosso guaio. Da qui si avviano una serie di eventi che faranno di lui il detentore di un segreto terribile. Entrerà in scena anche un geniale scienziato defunto, che però si è reincarnato nel suo orso di peluche.

Il romanzo ha un seguito dal titolo La guerre des arbres commence le 13.

Un brano dal testo. Tutto ha avuto inizio domenica, per colpa dell'XR9. È il mio solo amico ed è un aquilone. Il più selvaggio di tutta la spiaggia, di colore viola e rosso zebrati da strisce nere. Va come un lampo, s'impenna al minimo colpo di vento e io, attraverso le funicelle che lo tengono legato alle leve di controllo, sento tutte le sue vibrazioni nel mio corpo. È libero come l'aria, eppure io sono il suo padrone. Mi piace. Insieme, abbiamo volato attraverso tutte le nuvole, sfidato le tempeste e subito la calma piatta, arenati sulla sabbia l'uno contro l'altro, aspettando di risollevarci in volo. Siamo persino fratelli di sangue: io mi sono inciso 'XR9' col coltello nella pelle del polso e gli ho impresso 'Thomas Drimm' in cima alla vela. Solo che poi ho dovuto coprire con lo scotch il mio nome, perché faceva da presa d'aria e lo squilibrava. Siamo legati dal sangue e dallo scotch, XR9 e io, e ogni fine settimana siamo fratelli di vento.

L’autore. Didier van Cauwelaert è nato nel 1960 a Nizza. A soli otto anni ha scritto il suo primo romanzo (un poliziesco) spedendolo alle Edizioni Gallimard con la certezza di essere pubblicato. Solo molto più tardi ha avuto questa soddisfazione. Scrittore prolifico con oltre venti libri tra romanzi e opere teatrali al suo attivo, ha venduto ben cinque milioni di copie nella sola Francia. Ha vinto numerosi premi (tra cui nel 1994 il prestigioso Premio Goncourt) ed è stato tradotto in oltre venti lingue.

Di van Cauwelaert in Italia sono stati pubblicati vari romanzi (non di fantascienza) fra i quali ricordiamo: Corpo estraneo (Avagliano, 2000); L’educazione di una fata (Corbaccio, 2001); L’apparizione (Corbaccio, 2003); Fuori di me (Corbaccio, 2004).

Un romanzo molto interessante, che abbiamo segnalato a suo tempo, è Il vangelo di Jimmy (Barbera editore – 2006) dove il protagonista è un ragazzo molto particolare di trentadue anni, ovvero il clone di Gesù.

La quarta di copertina. Il tredicenne Thomas Drimm ha come unico amico un aquilone. Nel suo mondo ogni cosa ruota attorno al gioco d’azzardo, la qualità della vita dipende dalla fortuna, e uno Scudo di antimateria difende le persone da possibili attacchi missilistici. Insomma, si trova in un mondo decisamente perfetto! Ma in cinque giorni la sua vita sarà rivoluzionata, e si ritroverà ad assumere lo scomodo ruolo di supereroe, l’unico che può salvare il mondo e l’anima delle persone. Aiutato dal caustico mentore professor Pictone, reincarnatosi in un orso di gommapiuma, e dalla top model Brenda, Thomas dovrà imparare a riconoscere i nemici dagli amici e a capire cosa gli accade nei sogni. Nel frattempo se la vedrà con la ciccia superflua, l’amore e per finire… i chip impiantati nel suo cervello.

Didier van Cauwelaert, La fine del mondo viene di giovedì (Thomas Drimm. La fin du monde tombe un jeudi, 2009)

Traduzione Rebecca Traimonti, Fanucci Editore, collana Tweens, pagg. 310, euro 9,90