Iniziamo una serie di notizie che presenterà, e cercherà di seguire, quella che è stata annunciata come una vera e propria rivoluzione in quelli che si considerano i comics americani per eccellenza: ovvero quelli di supereroi.

Superman, 1938. Batman, 1939. Wonder Woman, 1941. Flash, 1940. Green Lantern, 1940, Green Arrow, 1941. Aquaman, 1941. Questi eroi in costume, assieme ad altri creati in quegli anni e in quelli successivi, sono stati la base di quello che è il più vecchio universo supereroistico dei fumetti: l'Universo DC Comics. Si può senza dubbio affermare che il successo, soprattutto la resistenza di oltre 80 anni di questo mondo fittizio differente dal nostro e abitato da supereroi, non sia solo dovuto solo al carisma dei singoli personaggi, ma anche alla visione corale proposta ai lettori. Certo ci sono stati cambiamenti e avvicendamenti, momenti di crisi di vendite e di creatività, il sorgere della Marvel Comics, alternanze nella dominazione del mercato, numerosi tentativi di esportare (con vari livello di successo) quei personaggi al cinema e alla televisione, una serie infinita di aneddoti, ma rimaneva sempre la sensazione che quello a cui il lettore era esposto era un universo coerente costruito mattoncino dopo mattoncino.

"The more things change, the more remain the same" è una frase usata molto spesso in occasione dei grandi ed epocali cambiamenti nel mondo dei supereroi (Marvel e DC), che si rivelavano quasi sempre solo temporanei o momentanei. Che fosse una copertina di Superman in cui era annunciato che non aveva più poteri o lo scioglimento dei Fantastici Quattro, si trattava sempre di cambiamenti che duravano lo spazio di poche storie.

Poi tornava lo status quo.

Anche la prima serie che davvero prometteva un cambiamento globale, Crisis on Infinite Earths (proprio della DC Comics) che si proponeva, tra l'altro, di risolvere uno dei problemi principali di un universo fittizio in giro da decenni, ovvero: "perché Batman non ha l'età di un pensionato?", nel giro di pochi anni vedeva tutte le sue componenti tornare come una marea nella situazione iniziale.

L'elenco di queste modifiche totali con marcia indietro sarebbe anche lungo.

Mai però era stato ipotizzato, pensato e soprattutto attuato, il cambiamento che Dan DiDio e Jim Lee, la coppia di editori alla guida creativa della DC Comics da un paio d'anni circa, propongono a partire da questo settembre negli USA.

Si tratta di un azzeramento completo del parco testate DC Comics e di una ripartenza per 52 serie dal numero uno. Tutte e quante dal numero 1, e ignorando ogni sentimentalismo che porterebbe a proteggere testate storiche come Action Comics, giunto al numero 904.

Quando l'iniziativa è stata annunciata, un paio di mesi fa, la reazione era stata tra l'indignato, l'incredulo e lo stupito. Il mercato USA ha abituato ad annunci mirabolanti che poi si riveno essere ben altro, i cosiddetti gimmicks.

Invece Lee e DiDio lo hanno fatto davvero.

"Benvenuti ai Nuovi 52!" si legge nell'introduzione dell'albo promozionale gratuito che presenta tutte le serie una per una.

"Questo settembre la DC Comics esplode con 52 nuovi numeri 1! L'intera linea di fumetti della DC Comics verrà rinumerata e presenterà storie nuove e innovative con protagonisti i nostri personaggi più iconici e realizzate da alcune delle menti più creative del settore.

Non solo questa iniziativa sarà irresistibile per i lettori abituali, ma offrirà a tutti i nuovi lettori un punto d'ingresso ben chiaro nel nostro universo!"

Nuovi lettori. Questo è il succo dell'iniziativa. In un mondo di media in cui il film con il peggiore debutto al cinema fa più spettatori del numero di copie vendute della migliore serie a fumetti, la strategia sembra quella di cercare di interessare nuovi gruppi di lettori.

E se un Universo di più di 80 anni è difficile da affrontare, allora va semplificato.

Perchè The New 52 (come è chiamata l'iniziativa) è a tutti gli effetti anche un reboot creativo. Le serie non ripartiranno solo dall'albo numero uno, avvenimento che ormai da anni premia in termini di vendite, ma vedranno la storia dei personaggi azzerata (non si può dire annuata) proprio per i nuovi lettori.

Come?

Grazie agli avvenimenti della miniserie Flashpoint appena conclusa, di cui evitiamo però qualsiasi spoiler o quasi, nel senso che in Flashpoin numero 5 un gioco di paradossi e viaggi temporali cambierà per sempre la storia precedente dell'Universo DC e dei singoli personaggi.

Per sempre?

Vanno segnalate due cose: la prima è che il reboot non riguarda le serie Vertigo (tranne alcini personaggi che sono transitati di nuovo nell'universo DC come Swamp Thing) che proseguono in maniera indipendente e che in Italia questo cambiamento arriverà forse nel 2012. Forse (inteso come periosdo) perché in Italia è mutata la situazione dei diritti DC Comics passati dalla Planeta De Agostini alla Lion Comics.

(fine prima parte - seguira la presentazione delle nuove serie)