A volte a dar lustro al doppiaggio di un videogioco ci sono gli attori famosi, come Martin Sheen in Mass Effect 2 o Ed Harris in Call of Duty: Black Ops. Se va di lusso, magari l'incredibile voce dei Faith No More Mike Patton nelle superbe interpretazioni di The Darkness e Bionic Commando. Altre volte capita che gli sviluppatori si sbizzarriscano inventando per i loro personaggi strani idiomi: il caso più noto è il simlish dei Sims, un pasticcio nonsense che gli abitanti delle città virtuali di Will Wright parlano mischiando inglese, francese, ucraino, latino, dialetti scandinavi e di qualche isola del Pacifico. Per Jade Empire, il suo gioco di ruolo wuxia pian, Bioware aveva addirittura commissionato all'Università di Alberta (Canada) di creare una vera e propria lingua, che assomigliasse ma non fosse il cinese. In una maniera simile all'elfico del Signore degli anelli o al klingoniano di Star Trek, nacque così il Tho Fan.

Matt Lanter, la voce di Anakin, ha fatto il modello, partecipato a reality ed è nel cast del nuovo <i>90210</i>
Matt Lanter, la voce di Anakin, ha fatto il modello, partecipato a reality ed è nel cast del nuovo 90210

Le esuberanti espressioni dei protagonisti dei videogame delle serie Lego si basano invece completamente sull'improvvisazione, con la chicca che, nel nuovo capitolo della saga, Lego Star Wars III: The Clone Wars, ispirato alla serie tv di Guerre stellari, a rumoreggiarne i versi sono gli stessi attori del cartone animato, come Matt Lanter (Anakin Skywalker), Ashley Eckstein (Ahsoka Tano) e il caratterista Dee Bradley Baker. Nel filmato a fondo news potete vedere un estratto dal dietro le quinte delle registrazioni del gioco prodotto da Lucasarts, in uscita il mese prossimo per Pc e console e che coprirà gli eventi delle prime due stagioni televisive. “É liberatorio – racconta il direttore del doppiaggio David Collins - non essere obbligati a seguire un copione alla lettera. Bisogna lasciarsi guidare dall'immaginazione. Gli attori con cui abbiamo lavorato sono stati davvero bravi a mettersi in gioco. Non prendersi sul serio diventa fondamentale”.

Esatto, i due viceré sulla destra stanno mangiando un gelato
Esatto, i due viceré sulla destra stanno mangiando un gelato

Dopo gli episodi dedicati a Indiana Jones, Batman e Harry Potter, con Lego Star Wars III: The Clone Wars gli inglesi Tt games tornano a orbitare nella galassia di Guerre stellari, grazie alla quale nel 2005 hanno aperto una fortunata stagione di parodie videoludiche di serie famose. Alla rilettura comica della nuova trilogia di Star Wars, era seguita nel 2006 la versione tutta da ridere dei film originali, raccolti insieme ai primi nel 2007 in Lego Star Wars: La saga completa. Più che Mel Brooks, la formula del successo recupera le gag del cinema muto di Charlie Chaplin e Buster Keaton inserite in un simpatico mondo di omini buffi ricostruito a mattoncini, dove divertirsi tra i ciak alternativi di scene celebri. Per gli appassionati del genere, The Clone Wars promette parecchie novità, aggiungendo al collaudato mix di combattimenti, puzzle e piattaforme inediti elementi derivati dai giochi di strategia in tempo reale che si maneggeranno all'interno di movimentate battaglie campali contro eserciti di droidi. Confermata ovviamente la modalità cooperativa in split screen, per avventure in coppia con gli amici o il papà, da sempre punto forte dei videogame Lego.

Lego Star Wars III: The Clone Wars debutterà in Italia il 25 marzo per Pc, Ps3, Xbox 360, Wii, 3ds, Ds e Psp.