Urania Collezione n. 96 ospita Terra imperiale di Arthur C. Clarke. Ultimo erede della più potente famiglia del sistema solare, Duncan Makenzie controlla la produzione di idrogeno, indispensabile carburante per le astronavi che percorrono le rotte siderali.

Titano, la maggiore luna di Saturno, racchiude enormi miniere del prezioso elemento, e sebbene sia gelida e inospitale per tre generazioni di Makenzie rappresenta la casa. Imprenditore ma anche politico, per i cinquecento anni dell'indipendenza degli Stati Uniti Duncan decide di lasciare Titano per recarsi in visita sulla Terra, culla e guida dell'umanità. Sebbene il viaggio sia ufficialmente una missione diplomatica, ci sono motivi nascosti che spingono Duncan a effettuare questo lungo viaggio: sono in gioco la continuazione della dinastia e la prosperità di Titano.

L'autore. Nato in Inghilterra nel 1917, Arthur Clarke è morto nello Sri-Lanka nel marzo 2008. Il suo racconto più celebre è La sentinella (1953), da cui Stanley Kubrick ha tratto il film 2001: Odissea nello spazio, poi trasformato in romanzo dallo stesso Clarke (1968). Altri importanti romanzi: Le sabbie di Marte (The Sands of Mars, 1951), Le guide del tramonto (Childhood’s End, 1953), La città e le stelle (The City and the Stars, 1956, Urania Collezione n. 14), Incontro con Rama (Rendez-vous with Rama, 1973), Terra imperiale (Imperial Earth, 1975), Le fontane del paradiso (Fountains of Paradise, 1979), Luce del passato (Light of Other Days, 2000). È imminente la pubblicazione su Urania del suo ultimo romanzo, The Last Theorem, scritto in collaborazione con Frederik Pohl.

La quarta di copertina. XXII secolo: la Terra è diventata la capitale e il giardino dei mondi, un pianeta addirittura favoloso. Qui deve sbarcare Duncan Makenzie, titaniano, il rampollo della più grande dinastia di mercanti d’idrogeno. La missione è diplomatica ma il romanzo si rivelerà ricco di misteri. Come hanno scritto Carlo Fruttero e Franco Lucentini, “ci sono mille modi di fare la fantascienza, ma a uno solo si deve la sua fortuna, la sua fama, la sua stessa esistenza. È il modo che combina l’avventura con l’accurata informazione scientifica, lo stupore di fronte alla grandiosa verità della natura con la verosimiglianza dell’invenzione romanzesca. Da questi elementi base la fantascienza è nata, e continua a vivere in scrittori come Arthur C. Clarke, giustamente considerati classici”.

Arthur C. Clarke, Terra imperiale (Imperial Earth, 1975)

Urania Collezione 96, 5.50 euro