Hollywood ha ricominciato a prendere di mira altri scrittori di fantascienza, oltre al superinflazionato Philip K. Dick e al sempre verde Richard Matheson. E' infatti notizia di questi giorni che la Jupiter 9 Productions, compagnia fondata da Harry 'Doc' Kloor, ha acquisito i diritti di trasposizione di La tuta spaziale, romanzo di fantascienza per ragazzi scritto nel 1958 da uno dei grandi della Golden Age americana, vale a dire Robert A. Heinlein. Alla produzione parteciperà anche Gotham Group, rappresentata da Ellen Goldsmith-Vein e Peter McHugh.

Heinlein è stato un personaggio e uno scrittore sicuramente atipico. Esploso negli anni quaranta, successivamente è stato autore di un certo numero di romanzi di grande successo che hanno spinto i critici e l'opinione pubblica a etichettarlo di volta in volta come un anarchico hippy (Straniero in terra straniera), un fascista reazionario (Fanteria dello spazio) uno scrittore impegnato socialmente e politicamente (La luna è una severa maestra). Di sicuro è stato un autore fuori dagli schemi, dalle idee non convenzionali, ma un grande talento letterario, in grado di impostare un'architettura cronologica nella quale inserire buona parte dei suoi romanzi e racconti - il cosiddetto ciclo della Storia Futura. Al tempo stesso è stato in grado di raggiungere il successo commerciale scrivendo una ventina di romanzi di fantascienza "divulgativa" indirizzati a un pubblico di adolescenti, che hanno poi costituito la sua base di appassionati per gli anni a venire.

E proprio a questo genere di romanzi appartiene La tuta spaziale. La storia, ambientata nel 2040, racconta di un adolescente che non riesce a vincere un concorso che metteva in palio un viaggio gratis sulla Luna. In compenso però vince il premo di consolazione, vale a dire una tuta spaziale non più funzionante; il ragazzo scoprirà che la tuta contiene in sé una particolarità che porterà al primo contatto con una razza aliena. Heinlein inizialmente pubblicò il romanzo a puntate su The Magazine of Fantasy & Science Fiction, e poi in volume. In Italia il libro arrivò nel 1961, per i tipi della A.M.Z. "Sono diventato un autore di fantascienza proprio grazie ai romanzi di Heinlein" ha dichiarato Kloor per motivare la sua scelta.

Kloor ha iniziato la sua carriera come autore televisivo lavorando a tutte e cinque le stagioni di Pianeta Terra: Cronaca di un'invasione, serie televisiva canadese ideata dal vulcanico Gene Roddenberry e prodotta alla fine degli anni novanta. Successivamente Kloor è passato nello staff di autori di Star Trek: Voyager, per poi passare al lato produttivo fondando la Jupiter 9, con l'obiettivo dichiarato, e decisamente ambizioso, di promuovere l'alfabetizzazione scientifica del pubblico televisivo. Prima produzione della compagnia è stato Quantum Quest: A Cassini space odissey, film d'animazione scritto e diretto da Kloor e pieno di star tra i doppiatori (da Chris Pine a Samuel L. Jackson, da Mark Hamill a James Earl Jones, da Hayden Christensen a Sarah Michelle Geller e Robert Picardo, da William Shatner a Brent Spiner). Nel frattempo Kloor stendeva lo script per il nuovo film, grazie al quale si è aggiudicato i diritti.

Heinlein è già stato portato al cinema diverse volte. Negli anni cinquanta vennero prodotti alcuni interessanti B-movie tratti da suoi libri (Uomini sulla luna, 1950; Tom Corbett, Space Cadet, 1950; Project Moon Base, 1953). In anni più recenti, oltre al conosciutissimo Starship Troopers diretto da Paul Veroheven, è stato portato sugli schermi Il terrore dalla sesta luna, con risultati a dire il vero poco lusinghieri. Si spera che stavolta Kloor, dall'alto del suo viscerale amore per le storie di Heinlein, riesca a rendere allo scrittore un servizio migliore.