La sonda Voyager 2 sta inviando sulla Terra segnali in formato sconosciuto, che stanno facendo impazzire gli scienziati. La notizia è stata ripresa da vari organi di stampa internazionali e, in particolare, dal Bild tedesco. La sonda, inviata nel cosmo nel 1977, è provvista di un disco di dodici pollici con musica e saluti in cinquantacinque lingue terrestri. Questo nel caso in cui si imbattesse in un'eventuale civiltà extraterrestre. La sonda ha attraversato Giove, Saturno, Urano e Nettuno. Attualmente si trova a circa quattordici miliardi di chilometri dal Sole.

A quanto pare il segnale, che impiega tredici ore per raggiungere la Terra, non si è mai interrotto, ma a partire dal 22 aprile 2010 è iniziata l’anomalia e, aspetto sconcertante, da quel momento solo i dati scientifici non sono tornati indietro come segnale. Ecco quindi le ipotesi inquietanti, che mettono in relazione ciò a un sabotaggio extraterrestre. Infatti secondo l’ipotesi dell’esperto in misteri Hartwig Hausdorf, 54 anni e autore del libro UFOs – They Are Still Flying, ha dichiarato: "Sembra quasi che qualcuno abbia dirottato o riprogrammato la sonda. Forse non conosceremo tutta la verità".

Per la Nasa sono discorsi senza senso: "Questo è solo un fatto molto comune - ha detto Edward Stone, responsabile scientifico del programma Voyager - che può dipendere da una particella che abbia modificato accidentalmente una memoria del sistema, o da un guasto di tutto il pezzo. Non è la prima volta che avviene una cosa del genere e non è necessario immaginare che sia dovuta a un agente esterno. Bisogna rendersi conto che dove si trova il Voyager: è ancora a quarantamila anni di viaggio dalla stella più vicina. Le distanze sono immense e la probabilità che qualcosa abbia raggiunto il Voyager sono minime".

I tecnici della Nasa hanno inviato al Voyager 2 un segnale per ridurre le trasmissioni della sonda ai segnali sullo stato di salute e sulla rotta, interrompendo per ora il flusso di altri dati. La causa del problema, ha comunicato la Nasa, è nel sistema di dati di volo, sul quale si sta ancora cercando di intervenire perché ripristini una formattazione dei dati tale da renderli comprensibili.

È del 18 maggio la notizia che porterebbe alla soluzione del mistero: un singolo bit nella memoria della sonda è cambiato da 0 a 1. La notizia diffusa da Veronica McGregor (corrispondente NASA per la CNN) ricondurrebbe quindi il tutto a un semplice problema tecnico. Gli ingegneri sono stati in grado di replicare l'inconveniente in un laboratorio informatico, mostrando che un singolo bit flip era responsabile dell'anomalia. La NASA prevede di azzerare la memoria della Voyager entro breve, con buona pace del nostro esperto in misteri Hartwig Hausdorf.