La pornografia, o l'erotismo spinto se vogliamo, è da sempre elemento dell'immaginario umano. Tanto che fin dalle antiche civiltà sono giunti a noi una quantità innumerevole di scritti, reperti, oggetti, dipinti, affreschi, mosaici, che rappresentano esplicitamente la sessualità in tutte le sue forme. Il cinema, in quanto arte visiva per eccellenza, si è appropriato del tema fin dai suoi esordi, con opere risalenti ai tempi del muto che hanno poco da invidiare ai film attuali. Anche la fantascienza ha rivolto, di tanto in tanto, un pudico occhio alle tematiche sessuali, sfiorando i canoni del soft porno con film come Barbarella di Roger Vadim del 1968, o Zardoz di John Boorman del 1974. Ma la fantascienza ha anche involontariamente ispirato un certo numero di film e telefilm, i quali hanno reinterpretato film e marchi fantascientifici famosi facendone la rispettiva parodia pornografica.

Ne parla il sito Sci Fi Wire, partendo da This ain't Star Trek xxx, parodia in chiave porno della serie classica di Star Trek prodotta dalla casa di produzione specializzata Hustler e che spopola sul web. Sfruttando l'onda dell'uscita del reboot targato J.J. Abrams, Hustler (già nota per mash-up porno di altri telefilm famosi come Happy Days) ha lanciato una produzione che risulta un piccolo gioiello: l'atmosfera della serie classica è riprodotta alla perfezione, dagli effetti artigianali ai modellini, dai costumi alle orecchie vulcaniane. Anche il porno attore che interpreta Kirk in quanto a personalità non sfigura nel confronto con William Shatner, e d'altra parte in gioventù sia lo stesso Shatner che Leonard Nimoy avrebbero girato film porno, come è successo a molti attori agli esordi. Tra le attrici della parodia si segnala Sasha Grey, che lo scorso anno è stata protagonista di The Girlfriend Experience sotto la regia nientemeno che di Steven Sodenbergh (Solaris).

Ma questo è solo uno dei tanti esempi di parodie porno fantascientifiche. Già nel 1974 usciva Flesh Gordon, parodia "in carne" di Flash Gordon, kolossal che valeva la pena di vedere anche solo per la mitica colonna sonora dei Queen. Il fenomeno Star Wars ha generato parecchi emuli "scollacciati", tra i quali Sex Wars, che si distingueva per la notevole dose di autoironia, dote indispensabile per questo tipo di produzioni. Sul versante della fantascienza impegnata si pone Sex World, parodia di Il mondo dei Robot di Michael Crichton, che esaspera alcuni aspetti erotici già presenti nel film originale (i robot programmati per dare piacere). Anche i serial televisivi sono fonte inesauribile di ispirazione: da Quantum Deep, parodia sexy di Quantum Leap, al più recente The Sex Files, con la coppia di investigatori Mulder-Scully impegnata in indagini forse meno misteriose ma probabilmente più divertenti.

Anche il versante più propriamente fantastico ha avuto le sue brave trasposizioni. Si va da Sexbusters a Edward Penishands (la traduzione è superflua), da Buffy, The vampire layer al recentissimo Tru: A xxx parody; parodia di True Blood, ovviamente, una delle serie più interessanti degli ultimi tempi. Qui sotto presentiamo una galleria di poster, e il video promozionale, naturalmente castigatissimo, del film trekkiano. E' evidente che l'industria del porno, in quanto realizzatrice di un prodotto richiesto dal mercato, sfrutta il successo di progetti fantascientifici come di qualunque altro progetto. Ciò non toglie che la pornografia, in quanto forma espressiva, può legittimamente impossessarsi di idee entrate a far parte dell'immaginario collettivo come quelle trekkiane, e farne l'uso che preferisce. Non c'è da storcere il naso ma semmai, in alcuni casi, ammirare la capacità di giocare e divertire di queste produzioni, là dove la fantascienza "vera" finisce per prendersi troppo sul serio, anche quando parla di sesso.