Allo scrittore Michael Chabon è stato chiesto di lavorare sulla revisione della sceneggiatura di John Carter di Marte. Il film sarà prodotto dalla Disney: dovrebbe essere realizzato con le più recenti tecniche di animazione ed è previsto in uscita per il 2012, a esattamente un secolo di distanza dalla pubblicazione originale.

John Carter è il protagonista assoluto, almeno dei primi romanzi, del ciclo di Marte scritto da Edgar Rice Burroughs e iniziato nel 1912 con Under the Moons of Mars (anche se l'edizione in volume arriverà solo nel 1917 con A princess of Mars). Il ciclo è un tipico pulp dell'epoca e ha fatto da base per tutta la fantascienza avventurosa scritta in seguito.

Complicato il cammino dell'adattamento al grande schermo, che è stato tentato negli anni '30, '50 e '80 senza mai arrivare a una produzione. Nel 2005 doveva essere Robert Rodriguez, forte di Sin City, con la Paramount a realizzare il progetto, ma la cosa finì nel nulla. Nel 2007 è stata la Disney a riproporsi, affidando il progetto ad Andrew Stanton (autore e regista di Alla Ricerca di Nemo e Wall-E). Anche se non è chiaro su cosa punterà la realizzazione, sembra comunque confermata l'idea di allontanarsi dall'iconografia classica, quella "muscolosa" di Frank Frazetta.

Michael Chabon, premio Pulitzer nel 2002 per Le fantastiche avventure di Kavalier & Clay e Premio Hugo e Nebula nel 2008 per Il sindacato dei poliziotti Yiddish, ha confermato la notizia sul suo blog: "Sono stato incaricato di fare alcune revisioni alla valida sceneggiatura di Andrew Stanton e Mark Andrews. Nel 1995 ho scritto a mia volta una sceneggiatura, The Martian Agent, proprio perché speravo di poter adattare il ciclo di Barsoom [il nome indigeno di Marte nei romanzi] di Burroughs; quindi si tratta di un sogno che si avvera".

Chabon non è nuovo alle esperienze cinematografiche, anche se, come capita a tutti gli scrittori che entrano a contatto con Hollywood, non sono state esenti da tribolazioni. Oltre che sceneggiature rifiutate e sostituzioni (tra cui il disneyano Snow and the Seven, rilettura alla Kung Fu Panda di Biancaneve e i sette nani) solo una parte del suo lavoro su Spider-Man 2 è arrivato integro fino alla fine, mentre gli adattamenti dei suoi romanzi alternano entusiasmi e false partenze.