La University of Southern California, con i suoi quasi 130 anni di storia, è uno degli istituti universitari più antichi dello stato, e anche uno dei più prestigiosi. Ha sfornato alcuni premi Nobel e ha ricevuto numerosi riconoscimenti per la sua attività accademica e di ricerca, classificandosi in molti casi tra i primi atenei statunitensi. Tra i vari dipartimenti che compongono l'università, tutti di grande prestigio, assume notevole importanza la School of Cinematic Arts, la prima scuola nel paese a occuparsi in modo sistematico di cinematografia in tutti i suoi aspetti, e a sfornare professionisti nel campo della sceneggiatura, produzione, regia e ultimamente anche tecnologia digitale. Da questa scuola sono usciti personaggi del calibro di George Lucas, Ron Howard, Robert Zemeckis, Bryan Singer e molti altri, a testimonianza della validità dell'insegnamento impartito.

E proprio la School of Cinematic Arts ha organizzato a Los Angeles, lo scorso 30 aprile, il primo di una serie di dibattiti a ruota libera, tecnicamente un brainstorm, sulla fantascienza e sulla vita nel futuro. Nell'incontro durato tre ore sono stati toccati i più svariati argomenti quali, ad esempio, il genoma umano, il midolo spinale autoriparante, l'aumento dell'aspettativa di vita, le arti digitali, il software predittivo. Partner dell'iniziativa è la divisione ricerche della IBM, che ha fornito spunti di discussione proprio partendo dalle ricerche che l'azienda ha in corso. "La possibilità di interloquire con i ricercatori IBM fornirà parecchie idee ai nostri studenti" ha dichiarato Elizabeth Daley in rappresentanza della scuola. "La nostra scuola è stata fondata anche dall'Academy of Motion Picture Arts and Sciences, pertanto la parte scientifica è molto importante. La fantascienza è parte dell'immaginazione del futuro."

L'idea è quella di stimolare la collaborazione tra scienziati e produttori cinematografici per introdurre concetti e tendenze della ricerca scientifica nella creatività hollywoodiana. Ma la cosa può essere utile anche ai ricercatori, come ha ammesso Don Eigler, scienziato IBM nonché ideatore della tecnica che consentirebbe di manipolare un singolo atomo. "Incontrare il personale e gli studenti della USC ci ha fornito delle visioni di futuro che forse non saremmo riusciti a raggiungere di nostra iniziativa. E' possibile accellerare anche l'innovazione più radicale, dando spazio al talento e alla creatività."

Richard Weinberg, ricercatore e professore associato alla USC, ha infine dichiarato che uno degli scopi dell'iniziativa consiste anche nel raccogliere idee innovative e predizioni su ciò che potrà accadere da oggi fino al 2050 circa, "per poi infilare il tutto in una specie di capsula del tempo, così quando la si riaprirà potremo verifica cosa si è avverato e quando. Sicuramente alcune delle predizioni si avvereranno molto prima di quanto pensiamo, altre potrebbero non avverarsi mai, ma ciò che ho sentito stasera mi spinge tenere duro - anche se superare i 100 anni per me sarà difficile - per vedere quanto si sarà avverato." Al di là dello scontato augurio al professor Weinberg di raggiungere il suo obiettivo, la speranza è che il connubio ricerca-cinematografia permetta se non altro di realizzare film di fantascienza sempre più spettacolari, ma anche un po' più verosimili.