Accusata di avere ucciso il proprio marito, una giovane moglie borghese viene mandata in prigione per sei anni. Affida il suo bambino a un'amica, rassegnata ad espiare un crimine che non ha commesso. L'amica scompare insieme al bimbo e per la donna incomincia l'inferno. La ritrova telefonicamente e scopre che l'uomo che credeva morto, in realtà è vivo e vegeto e se la spassa allegramente con l'amante e il figlio. Una sola considerazione aiuta la donna: quando uscirà potrà uccidere il marito. Perché se è vero che le autorità non le credono, è anche vero che nessuno può essere giudicato due volte per lo stesso crimine. In queste poche righe l'idea geniale che rende Colpevole di innocenza un film interessante. Nonostante ricordi alla lontana Il fuggitivo o alcune atmosfere dei film di Hitchcock, questa pellicola presenta il notevole pregio ­ pur dando molto di scontato ­ di essere un film scarno ed essenziale. Una pellicola pienamente godibile che viene impreziosità dalla bellezza violenta di un'Ashley Judd ancora nei panni di una donna forte, almeno la quarta della sua carriera. Diretto dal regista di A spasso con Daisy, Colpevole di innocenza è un film gradevole la cui idea di fondo aiuta a dimenticare le tante piccole e grandi incongruenze.