Il nome di Mike Melvill, insieme a quelli del finanziatore Paul Allen e del creatore del progetto Burt Rutan per gli appassionati vanno a mettersi a fianco a quello di D.D. Harriman, il tychoon che nei romanzi di Robert Heinlein aveva dato il via alla conquista dello spazio.

Anni dopo la pubblicazione di quelle storie, lo spazio è stato conquistato non dall'impresa privata ma dagli enti spaziali nazionali. Tuttavia, forse è venuto il momento di un cambiamento.

Migliaia di appassionati hanno seguito ieri mattina il volo della SpaceShip One, la prima nave spaziale privata, costruita da un'azienda aerospaziale con vari finanziamenti tra i quali quello sostanzioso di Paul Allen, cofondatore della Microsoft. Un volo che è costato, a quanto pare di capire, solo venti milioni di dollari: cifre ben inferiori a quelle spese dalla Nasa. Con tecnologia più moderna e più sicura: l'astronave è stata portata nella parte alta dell'atmosfera (circa 15.000 metri) da un aereo, dal quale la navicella si è staccata arrivando con la propria propulsione fino a 100.000 metri di quota, al di fuori dell'atmosfera.

L'impresa ha un certamente un futuro commerciale, prima di tutto turistico - il prezzo del biglietto per un giro in orbita pare si aggiri sui 25.000 dollari, tutto sommato abbastanza contenuto - ma probabilmente non solo.

Staremo a vedere; certamente, in un periodo in cui, nonostante le poco credibili promesse di Bush, il volo spaziale umano sembrava non aveve futuro, questa inaspettata novità riaccende l'entusiasmo.