Apprendiamo con molto ritardo che il festival di Trieste, rimasto incerto fino a non molto tempo fa, si farà. Anzi, non solo si farà, ma si farà già nei prossimi giorni, dal 5 al 12 dicembre.

Science+Fiction, questa la denominazione che il festival ha adottato da quando è stato resuscitato da Massimiliano Spanu e dai suoi collaboratori, ricomincia quest'anno dalla Spagna, anzi, dalla FantaEspaña: il cinema fantastico e di science fiction spagnolo sarà infatti il protagonista dell'edizione zerodue del festival internazionale della fantascienza rinato a Trieste su iniziativa di La Cappella Underground, storico cineclub triestino e oggi attivo centro di ricerca. La nuova generazione di giovani cinefili della Cappella si è impegnata fin dall'"edizione zero", nel dicembre 2000, per riportare alla luce, con una formula intermente rinnovata e orientata anche al fantasy e alle nuove tecnologie - uno dei più gloriosi festival triestini, il Festival Internazionale del Film di Fantascienza, che nel corso delle sue edizioni, dal 1963 al 1982, aveva saputo calamitare a Trieste seguaci entusiasti da tutto il mondo.

Il Festival - diretto da Massimiliano Spanu, con la collaborazione di Lorenzo Codelli e di Carlos Aguilar - è realizzato grazie al sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dell'Assessorato alla Cultura della Regione Autonoma Friuli ­ Venezia Giulia, della Provincia di Trieste, del Comune di Trieste, della Fondazione CRTrieste, della AIAT Trieste Azienda di informazione e accoglienza turistica e la collaborazione dell'Università degli Studi di Trieste e della Cineteca Regionale F.V.G.

L'apertura del festival è fissata per il 5 dicembre 2002 e proseguirà per una settimana densissima di novità e proposte - fra riscoperte, anteprime e curiosità - fino al 12 dicembre. Funzioneranno quindi a pieno regime le due sale del Cinema Excelsior di Trieste, in via Muratti n. 1, dove si potranno dare appuntamento i numerosissimi cultori del genere (l'ingresso alle proiezioni sarà libero). Anche in questa edizione il Festival dedicherà un ampio spazio di approfondimento ai temi della fantascienza con il convegno scientifico Corpi Elettronici (e non), il 5 e 6 dicembre, nell' Aula Magna della Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori di via Filzi 14.

In anteprima sull'inaugurazione del Festival, mercoledì 4 dicembre Science+Fiction zerodue festeggerà in maniera speciale il centenario del film precursore della fantascienza, Le voyage dans la Lune (1902) di Georges Méliès. Nella cornice d'epoca dello storico Caffè San Marco il Festival ricreerà l'atmosfera di una proiezione del primo Novecento regalando una ricchissima "antologia Méliès", curata dagli eredi del maestro del cinema delle origini presenti a Trieste, Marie Helen Leherissey Méliès (direttrice della Cinématheque Mèliès di Parigi) e Lawrence Leherissey, che accompagnerà i filmati al pianoforte.

E ora entriamo nel dettaglio di tutte le sezioni in cui articola il Festival:

FANTAESPAÑA - E' la sezione più nutrita dell'edizione "zerodue" di Science+Fiction, con la sua retrospettiva di oltre venti pellicole dedicata al cinema fantastico spagnolo. I film provengono dalle maggiori istituzioni cinetecarie di Madrid e la selezione è stata curata da Carlos Aguilar, critico e storico del cinema fantastico, prezioso collaboratore della Semana de Cine Fantástico y de Terror de San Sebastián e del Festival Internacional de Cinema de Catalunya di Sitges. Tra i titoli selezionati figurano alcune pietre miliari del genere come Gritos en la noche di Jesús Franco (1961), La noche de Walpurgis di León Klimovsky (1970), con il leggendario Paul Naschy nella parte dell'uomo lupo Waldemar Daninsky; cult movies come Pánico en el Transiberiano di Eugenio Martín (1972, con le star internazionali Christopher Lee, Peter Cushing e Telly Savalas), Bilbao di Bigas Luna (1978), Arrebato di Iván Zulueta (1979); opere di autori della nuova generazione come Acción mutante di Alex de la Iglesia (1992), Donde nacen y mueren los sueños ­ Katuwira di Iñigo Vallejo-Nágera (1995), Abre los ojos di Alejandro Amenábar (1997).

Numerosi gli appuntamenti e le iniziative collaterali che completeranno la retrospettiva: nello spazio espositivo Trashendence, in via Muratti - Galleria M. Besso, il pubblico potrà visitare in tutte le giornate del Festival la collezione di affiches originali dei film della retrospettiva. Domenica 8 dicembre Carlos Aguilar condurrà inoltre un panel FantaEspaña al quale parteciperanno registi, attori e produttori e critici spagnoli, da Paul Naschy, a Lone Fleming, Eugenío Martin, Jack Taylor, Javier G. Romero, Vallejo - Nágera, Brian Yuzna.

PANOPTIKON ­ E' la vetrina di novità e anteprime di Science+Fiction zerodue: la sezione Panoptikon raccoglierà infatti alcune delle pellicole internazionali maggiormente rappresentative delle nuove direzioni del fantastico, dell'horror e della science­fiction. Tra i titoli, la nuova opera di Olivier Assayas Demonlover, Avalon di Mamoru Oshii, l'autore di Ghost in the Shell, il sanguinario Ichi The Killer di Takashi Miike, El espinazo del diablo di Guillermo Del Toro. Fra gli ospiti presenti al festival ci sarà anche il regista e produttore Brian Yuzna che presenterà due dei film prodotti dalla sua "Fantastic Factory": Faust, da lui stesso diretto e Dagon di Stuart Gordon, da un racconto di H.P. Lovercraft.

MIDNIGHT UNDERGROUND ­ A Science+Fiction i proiettori lavorano senza sosta fino a notte inoltrata. Quest'anno si intitola Midnight Underground la sezione cinetecaria di mezzanotte e che svelerà i tesori di un fondo di oltre centocinquanta pellicole di genere fantastico recentemente acquisito da La Cappella Underground. Tra le pellicole selezionate alcuni classici immortali come Le cinque chiavi del terrore di Freddie Francis, Il trono di Fuoco di Jess Franco, Il mostro è in tavola... Barone Frankenstein di Paul Morissey (e dell'indimenticato maestro dei B movies all'italiana Antonio Margheriti), Le notti di Satana di Enrique Eguiluz con Paul Naschy, Ventimila leghe sotto la terra di Jacques Tourner, L'invasione dei mostri verdi di Steve Sekely.

A PUPI AVATI IL PREMIO URANIA D'ARGENTO - In rappresentanza della scuola italiana, sarà ospite del Festival triestino un grande maestro: Pupi Avati, autore di opere di culto del cinema fantastico e horror italiano come La casa dalle finestre che ridono (1976), Zeder (1983), L'arcano incantatore (1996) e I cavalieri che fecero l'impresa (2001).

Il Festival renderà omaggio al regista bolognese sabato 7 dicembre con il Premio alla carriera Urania d'Argento, ideato da La Cappella Underground in collaborazione con Mondadori, e con una serata interamente dedicata alla sua produzione di genere fantastico e la proiezione del primo e rarissimo Balsamus, l'uomo di Satana (1968).

HARRINGTON - Dopo oltre quindici anni di assenza dai set cinematografici, Curtis Harrington ­ regista di cult-movies come Night Tide (1961), Games (1967), Ruby (1977) e di episodi per i serial televisivi Charlie's Angels, Logan's Run e The Twilight Zone ­ è ritornato dietro alla macchina da presa per realizzare una riduzione dell'immortale The Fall of the House of Usher di Edgar Allan Poe. Il Festival di Trieste ospiterà il regista americano per presentare il nuovo lavoro, intitolato appunto Usher (2001), assieme ad alcuni classici della produzione anni Sessanta.

THE PRISONER ­ Anche quest'anno il Festival metterà alla prova la fedeltà dei suoi spettatori invitandoli a seguire le puntate di un serial di successo: dopo i Racconti di fantascienza di Blasetti proposti nell'edizione zero e A come Andromeda della zerouno, per l'edizione zerodue, in collaborazione con Canal Jimmy, il Festival scandirà le puntate di The Prisoner, il serial inglese ideato da Patrick McGoohan (insieme all'editore George Markstein) che dal 1967 ad oggi continua a mietere appassionati adepti, anche per la sua profonda riflessione sui concetto di massa ed individuo.

MARIANO EQUIZZI - Mariano Equizzi ritorna a Trieste con Ginevra Report, recente vincitore del Premio Italia 2002 ed anticipato nella scorsa edizione di S+F, e l'ultima produzione DNE, lotta di un agente speciale contro creature ultradimensionali che minacciano la Terra. Aperta riflessione sulla fantascienza e sulla comunicazione nel mondo moderno, l'opera di Mariano Equizzi, realmente multimediale dal cinema ai giochi MMS per cellulari, verrà introdotta a Trieste da Antonio Caronia, teorico del cyberpunk.

CADETTI SPAZIALI - Dedicata ai suoi spettatori più giovani, il Festival ha ideato la sezione Cadetti Spaziali, con quattro proiezioni mattutine aperte agli studenti delle scuole medie inferiori e superiori. Sul grande schermo scorreranno alcune delle opere che hanno segnato indelebilmente la storia del cinema di fantascienza, da 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick e Blade Runner di Ridley Scott, a grandi classici come Il pianeta proibito di Fred M. Wilcox e il recente A.I. Artificial Intelligence di Steven Spielberg.

CORPI ELETTRONICI (E NON) - Il Convegno Scientifico di quest'anno (Aula Magna della Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori, via Filzi 14, Trieste, 5 e 6 dicembre) sarà incentrato sul tema Corpi Elettronici (e non) e ospiterà, tra i relatori: Pierre Sorlin (Università di Parigi), Sandro Bernardi (Università di Firenze), Marcello Walter Bruno (Università di Cosenza), Antonio Costa (Università di Trieste), Teo Mora (Università di Genova), Maria Luisa Palumbo, Enrico Livraghi, Fernaldo Di Giammatteo, Antonio Caronia.

Info: La Cappella Underground, via Economo, 12/9, tel. 040 / 3220551, fax 040 / 3225220 www.scienceplusfiction.org.