Il corto di questa settimana si chiama Seed e arriva da Los Angeles, California. Lo firma il semi-esordiente Tyson Wade Johnston insieme a Justin Zachary, produttore e anche protagonista. Seed è ambientato nel 2071, quando l'umanità arriva a colonizzare un pianeta remoto chiamato Gaia. Un soldato va in missione solitaria e si imbatte "in orrori che potrebbero portare alla fine della vita sul pianeta".

Produzione ultra-low budget, le cui atmosfere rimandano (vagamente) a Moon, nei suoi tredici minuti di girato Seed presenta comunque una fotografia gradevole, solidamente costruita con elementi di computer grafica. Johnston ha un curriculum ancora piuttosto breve, essendo questa la sua seconda prova dopo Exit, uscito l'anno scorso (il link al corto è nelle Risorse in rete), eppure dimostra di aver capito che la fortuna sta bussando sempre più spesso a chi riesce a accumulare una visibilità tale da distinguersi dal mucchio sui nuovi media. Un primo passo l’ha già fatto, guadagnadosi il bollino "Staff Pick" su Vimeo. E poi tutto può succedere. Lo sanno bene gli autori di True Skin (di cui abbiamo parlato settimana scorsa), che in questo momento stanno brindando con un bel contratto 20th Century Fox in tasca.

E dal momento che ormai si riescono a "estrarre" film persino da giochi da tavola senza un intreccio, tanto è la fame di novità, non è certo un problema se il soggetto in questione presenta appena un filo di trama. Ecco dunque Seed, "ispirato alla fantascienza anni '60/'70, periodo che mi affascina e da cui ho tratto ispirazione per quello che vedrete sullo schermo". "Ma non ho puntato puramente sugli effetti speciali – spiega sempre il regista – piuttosto ho voluto dare un'anima al film mettendo al centro un personaggio a tutto tondo". Insomma, un buon prodotto fatto in casa, un po' di auto-promozione e la vetrina online. Basterà per attirare attenzione?