Le supereroine protagoniste non piacciono al pubblico, questo sembra essere il messaggio che arriva dal mondo del cinema. Dateci un miliardario che vuole fare il giustiziere o difendere il mondo, oppure un soldato o un semidio, scegliete voi, hanno tutti una cosa in comune. Ma una donna super? Non al cinema e, apparentemente, nemmeno in tv.

Qualcuno ricorda Birds of Prey? Era una serie andata in onda nel periodo 2002-2003 in quella che all'epoca si chiamava WB Television, che vedeva ben tre supereroine prese dal mondo DC Comics, che difendevano Gotham City dopo che Batman aveva preso il largo. Tredici episodi fu tutto ciò che riuscirono a realizzare, poi il telefilm venne cancellato.

Dopo abbiamo avuto anni di speranze disilluse con il film mai realizzato su Wonder Woman e l'anno scorso persino un intero pilot per una nuova serie, scritta da veterano televisivo (ma a digiuno di fumetti) David Kelley, che però non piacque alla NBC, anche se l'emittente era ed è sempre alla ricerca del telefilm che la riporti alla ribalta.

A chi non piacciono le eroine?

In pratica, se non fosse per Nikita sulla CW (e in misura molto minore, la Annie Walker di Covert Affairs), si direbbe che esista un rifiuto generalizzato di una donna forte al cinema e in tv. Ma sembra essere proprio la CW (ovvero la nuova incarnazione della WB Tv) l'emittente che vuole inviare segnali innovativi: forte di quella W nel nome, che sta per Warner Bros, la rete ha rimesso in pista il progetto di un telefilm dedicato a Diana di Temyscira, a cui verrà applicato lo stesso trattamento di Smallville e il prossimo Arrow: una storia che racconti le origini del personaggio.

L'emittente ha così richiesto una sceneggiatura a Allan Heinberg, che già si è occupato dei fumetti dedicati alla supereroina, nonché di serie tv come Gilmore Girls, che era sempre una serie della WB Television.

Amazon, senza dot com

Il progetto si chiama Amazon (come Amazzone, non come il sito) e le intenzioni sono di partire da zero: Diana è una ragazza che crede di essere normale, ma scopre che in realtà le sue origini sono addirittura mitologiche. Se in Smallville per dieci anni la regola era "Niente costume,niente voli", con Wonder Woman diventa "Niente braccialetti, niente tiara" e probabilmente un paio di pantaloni come nella nuova versione a fumetti (invece del costume da bagno, pardon, costume da supereroina). Inoltre, come Arrow, un piede più fermo nel mondo reale, il che sembra voler portare avanti anche il tono lanciato da Christopher Nolan con la sua splendida trilogia dedicata a Batman.

La CW ovviamente è avvantaggiata, visto che la Warner è la proprietaria della DC Comics, per cui può attingere a un magazzino di supereroi eccellente, e con l'ambizioso progetto di portare la Justice League al cinema, quale modo migliore di introdurre i suoi personaggi se non la televisione, così da creare la base che porterà i vari personaggi a incontrarsi?

Auspicando che Amazon prenda il volo, restiamo in attesa del ritorno della mitica Diana se non al cinema, almeno in televisione.