Il viaggio del tempo è uno dei temi più esplorati della fantascienza, soprattutto per via dei paradossi che propone. Il più classico del quali, "Il paradosso del nonno", vede noi stessi tornare indietro nel tempo per far fuori il nostro progenitore, e vedere l'effetto che fa nel presente. Ma il paradosso vale anche nella direzione opposta, ovvero: se ci vediamo arrivare dal futuro una copia di noi stessi più vecchia, e decidessimo di ucciderla, a noi non accadrebbe nulla. Salvo il sapere già quando moriremo. E se la nostra copia non è contenta di morire per soddisfare una curiosità intellettuale, facendo resistenza e ammazzandoci a nostra volta? Ma così facendo sparirebbe anche lui...

Il paradosso è ancora più complicato, se possibile, e sta alla base di Looper, thriller fantascientifico che uscirà negli USA a settembre e di cui sono appena stati resi pubblici il poster ufficiale e il primo adrenalinico trailer. Ecco la trama del film: siamo nell'anno 2042 e il giovane Joe fa parte dei Loopers, un gruppo di killer al soldo della mafia che ha l'incarico di assassinare i bersagli nel luogo, giorno, ora e minuto preciso che indica il committente. Perché in quel luogo, giorno, ora e minuto, dall'anno 2072 giungerà la vittima designata, legata e con un cappuccio in testa. Il killer dovrà solo premere il grilletto e far sparire il corpo. Il delitto perfetto, insomma. Senonché un bel giorno arriverà davanti a Joe una vittima piuttosto recalcitrante, ben decisa a sopravvivere, e... ehi, ma quel tipo ha una faccia conosciuta. Somiglia tanto a me quando avrò trent'anni di più...

Da qui si dipana una storia ruvida e veloce, in cui il giovane Joe dovrà scoprire chi lo vuole morto nel futuro, a tal punto da mandare indietro una versione di se stesso. Il quale ovviamente non ci sta a farsi impallinare e prova a difendersi, al costo di uccidere il se stesso giovane e dare il via ai paradossi di cui sopra. L'idea è venuta al giovane cineasta del Maryland Rian Johnson, il quale cercava uno spunto che gli permettesse di fare un thriller sci-fi alla vecchia maniera, con pochi effetti speciali, tanta azione e senza dannarsi per cercare la verosimiglianza scientifica. Una sorta di nuovo Terminator, senza i robot. Trovate la DMG Entertainment e la Endgame Entertainment disposte a produrre il progetto, Johnson ha scritto soggetto e sceneggiatura e ha poi girato il film, quasi tutto in Louisiana con qualche breve puntata a Shanghai.

Nel ruolo del protagonista troviamo Joseph Gordon-Levitt, esploso definitivamente con Inception e che aveva già lavorato con Johnson nei suoi due precedenti film, il thriller Brick - Dose mortale e la commedia The Brothers Bloom. Nel ruolo del vecchio Joe troviamo invece il veterano Bruce Willis, che nonostante il trascorrere degli anni (ormai cinquantasette) ha mantenuto intatte la grinta e la cattiveria mostrate al grande pubblico nella serie Die Hard e nel recente Il mondo dei replicanti. Levitt è stato sottoposto a sessioni di trucco intenso per somigliare a Willis e in postproduzione gli è stato cambiato il colore degli occhi, tanto che è difficile riconoscere lo stesso attore visto in Inception. Nel cast anche la brava Emily Blunt (Wolfman, I guardiani del destino), Piper Perabo (The Prestige), Garret Dillahunt (4400, Terminator: The Sarah Connor Chronicles, The Road, Alphas), Paul Dano (Cowboy & Aliens) e Jeff Daniels in un cameo. Insomma, se vi capita di incontrare qualcuno più vecchio e che vi somiglia pericolosamente, state all'erta.