Il Grande Fratello tornerà fra noi? Non parliamo naturalmente del programma televisivo che, purtroppo, imperversa ormai da molti anni. Parliamo di 1984, famosissimo romanzo di George Orwell che è ormai diventato sinonimo di distopia, ovvero di descrizione di una società tremenda sotto tutti i punti di vista e che, insieme a La fattoria degli animali, procurò al suo autore fama mondiale e persistente. Tanto da ricevere già due adattamenti cinematografici, privilegio toccato a pochi altri libri, oltre ad aver influenzato direttamente e indirettamente un numero enorme di altre opere letterarie, cinematografiche, televisive e persino videoludiche (come la saga di videogame Half Life). Ora pare che stia nascendo un progetto per un terzo adattamento, anche se ovviamente la questione è ancora tutta da definire.

A tentare l'operazione è Ron Howard. Sebbene sia ormai arrivato alla soglia dei sessant'anni e nella sua vita abbia fatto di tutto, per la stragrande maggioranza delle persone è ancora il timido Richie Cunningham di Happy Days. Il che magari gli ha anche portato fortuna. Fatto sta che Howard, che si era già cimentato nella fantascienza come regista con il divertente Cocoon - L'energia dell'universo, e come produttore con il meno riuscito Cowboy & Aliens, adesso vorrebbe riprovarci con il capolavoro di Orwell, acquisendo i diritti con la compagnia sua e di Brian Grazer, Imagine Entertainment, insieme alla LBI Entertainment. Pare che a spingere Howard a tentare l'impresa sia stato Shepard Fairey, da noi sconosciuto ma negli USA notissimo come street artist, e che avrebbe concepito uno nuovo stile visivo per descrivere la distopia orwelliana talmente interessante da convincere Imagine e LBI.

La storia (ma è il caso di ricordarlo?) è ambientata in un futuro in cui il mondo è diviso in tre superstati totalitari, Oceania, Eurasia ed Estasia, perennemente in guerra tra loro. In Oceania il Socing detiene il potere assoluto, guidato dal Grande Fratello, un leader che appare negli schermi televisivi posti in ogni abitazione e che sembra in grado di spiare le mosse di ogni cittadino. Winston, un impiegato governativo che ha il compito di modificare in continuazione libri e articoli per adeguarli alle verità del partito, si innamora della giovane Julia e insieme decidono di aderire alla resistenza clandestina, trovando appoggio nel rassicurante O'Brien. Ma O'Brien è in realtà un agente della psicopolizia. Winston e Julia vengono catturati e sottoposti a lavaggio del cervello, attraverso il quale finiscono con l'aderire completamente agli ideali del regime.

Come già detto, 1984 ha avuto due adattamenti cinematografici. La prima volta nel 1956, distribuita in Italia con l'orrendo titolo Nel 2000 non sorge il sole, una produzione inglese firmata da Michael Anderson (La fuga di Logan) e interpretata da Edmond O'Brien, Jan Sterling, Michael Redgrave e uno dei cattivi migliori di quegli anni, Donald Pleasance (anche in Viaggio Allucinante). La seconda trasposizione, più fedele al romanzo, distribuita proprio nel 1984 come omaggio a Orwell, arrivò da noi con l'inspiegabile titolo Orwell 1984, e più che per la regia di Michael Radford è ricordata per la sontuosa interpretazione di Richard Burton, affiancato da John Hurt (per sempre Alien) e Suzanna Hamilton. Vedremo se il tentativo di Howard andrà a buon fine, e se il Grande Fratello tornerà a mostrare il faccione sul grande schermo.