Andy Serkis è un personaggio molto impegnato al momento: oggi esce da noi The War – Il pianeta delle scimmie, in cui riprende il ruolo di Caesar, mentre il 13 ottobre arriva il suo debutto alla regia con Breathe, sulla storia vera di Robin Cavendish (Andrew Garfield), che ammalatosi di poliomielite nel 1958 diventava un pioniere nella difesa dei disabili e superava di gran lunga l'aspettativa di vita di tre mesi, morendo nel 1994.

Nel contempo sta preparando, (come regista e co-protagonista) la sua versione del Libro della Giungla per la Warner, molto diversa da quella firmata Jon favreau uscita l'anno scorso, la cui uscita è prevista nell'ottobre del 2018.

Ma c'è un altro progetto che sta molto a cuore all'ex Gollum del Signore degli anelli: la sua versione cinematografica del romanzo di culto La fattoria degli animali, di George Orwell.

Durante un'intervista con Den of Geek legata al terzo capitolo del Pianeta delle scimmie ha raccontato lo stato dei lavori di un progetto lungamente inseguito.

Quando

In realtà Serkis ci sta lavorando con la sua casa di produzione Imaginarium fin da prima di iniziare a lavorare sul Libro della Giungla, più di un anno fa. Non è ancora prevista una data di uscita.

Leggere le emozioni

Per Serkis, se già è un lavoro complesso prendere il volto di un attore e trasformarlo in quello di una scimmia in modo convicente, come si può fare a usare personaggi non umanoidi e renderli antropomorfi in modo credibile?

Il segreto sta nel leggere e catturare le emozioni sui volti degli attori: che si tratti di Christian Bale nel ruolo di una pantera o di Benedict Cumbertbatch in quello di una tigre:

Devi essere in grado di vedere le espressioni dei loro volti ed è questo che stiamo facendo alla Imaginarium.

E aggiunge che ha già un cast notevole confermato (ma non fa i nomi) e la sceneggiatura è in fase di completamento.

Ma soprattutto, ritiene che il periodo storico che stiamo vivendo sia il più adatto per portare il romanzo sul grande schermo.

Non è il Saturday Night Live

Senza mancare di rispetto per il programma comico americano, secondo Serkis la satira della Fattoria degli animali non deve essere troppo specifica, non si tratta di parlare di Trump o Theresa May, ma di temi più profondi e sociali, seguendo i concetti espressi da Orwell.

Non ci sono ancora date di uscita per La fattoria degli animali nella versione di Andy Serkis, vi terremo aggiornati sulla rivoluzione prossima ventura.