Con l’uscita di scena del suo fondatore Jerry Yang, Yahoo è in cerca di un rilancio in grande stile e di un suo posto nel web. Non che la situazione fosse rosea prima delle sue dimissioni, essendo la compagnia in sofferenza già da anni per la forte concorrenza online, portata soprattutto dal cugino Google. Chissà che una delle possibili soluzioni non arrivi proprio dalla fantascienza. Già a ottobre Tom Hanks aveva annunciato infatti Electric City, web series animata di sf ottimistica (la notizia su Fantascienza.com) prodotta dalla Playtone (il cui proprietario è lo stesso Hanks, insieme a Gary Goetzman) e la Reliance Entertainment del magnate di Bollywood Anil Ambani.

Il progetto sembra calzare a pennello in una delle linee di sviluppo predisposte per il futuro da Yahoo, ovvero quella di lanciarsi nel mondo della fiction, quantomeno quella online, per completare sempre più il disegno di trasformarsi in una "entertainment company" (va in questa direzione la creazione anche del Yahoo Comedy Channel). L’esordio avverrà in primavera proprio con Electric City, per la quale sono stati ordinati venti episodi di quattro minuti ciascuno.

Altre serie sono in lavorazione, nel tentativo di aggreggare cifre comparabili a quelle che già raggiungono per esempio i prodotti Yahoo dedicate alle news (circa ventisei milioni di visitatori mensili). "E non si tratta solo di show – ha spiegato a Hollywood Reporter Ross Levinsohn, executive vice-president di Yahoo – ma esperienze a tutto tondo. Vogliamo dare vita a nuovi franchise." Il che vuol dire che – qualora avesse sucessso – il marchio Electric City potrebbe espandersi diventando un videogioco e potrebbe perfino sconfinare su altri media quali tv, home video e – perché no – il cinema, il che corrisponderebbe alle aspirazioni iniziali di Hanks, il quale aveva in effetti fatto qualche tentativo a Hollywood, senza però trovare adeguato riscontro.

Non rimane che aspettare ancora qualche mese per vedere la "città elettrica" all’opera. Ci sarà anche Hanks, che darà la voce al protagonista, almeno nella versione inglese (previste anche adattamenti in francese e spagnolo, per ora). Si racconterà di un futuro post-apocalittico ordinato, ottimistico, dove l’ambiente urbano è sinomino di pace e sicurezza, anche se le apparenze – come sempre – ingannano. I temi affrontati spazieranno dalla questione ambientale al rapporto fra potere dei mass media e la libertà individuale. Insomma c'è molto potenziale, vediamo se il progetto riuscirà a fare breccia.