È passato poco più di un mese dalla morte di J.G.Ballard, e a quanto pare si parla molto di lui. Dopo la polemica scaturita dal recente tentativo di sminuire la natura fantascientifica delle sue opere, adesso è il turno del rinnovato interesse del cinema, con alcune notizie sull'adattamento di High-rise, noto in Italia come Il condomimio, romanzo del 1975.

Il progetto di portare sul grande schermo High-rise non è nuovo. Già alla fine degli anni '70 il produttore Jeremy Thomas voleva realizzare un film, affidandolo al regista Nicholas Roeg (L'uomo che cadde sulla Terra con David Bowie), ma senza trovare i finanziamenti necessari. Adesso sembra essere Vincenzo Natali, regista canadese, ma di chiare origini italiche e regista di Cube, ad andare in pre-produzione. Infatti il primo poster promozionale è apparso online assieme alla sinossi del film sul sito della Capri Film, un aggiornamento del progetto che fa pensare che sia stato fatto apposta in occasione del festival di Cannes.

Il romanzo originale di J.G. Ballard è ambientato in un enorme e modernissimo condominio, in teoria autosufficiente, situato alla periferia di Londra. Il solo fatto di abitarci è già uno status simbol di per sé, ma il vivere ai piani più alti è uno status symbol di grado ancora superiore. Quando la presunta autosufficienza dell'enorme edificio inizia a sgretolarsi, sono i rapporti umani tra le varie classi sociali che vanno in pezzi ancor più velocemente, fino a sfociare in una sorta di guerra tribale dai risvolti impietosi. La visione data da Ballard è ancora più tragica e priva di speranza di quella conseguente ai disastri naturali di Il mondo sommerso o di Foresta di cristallo, proprio perché causata e portata avanti dagli uomini stessi.

Il progetto del film di Natali (che è anche lo sceneggiatore assieme a Rudy Wurlitzer) però sposta la posizione dell'edificio, la Elysium Tower, in mezzo all'oceano (forse per riprendere i reali progetti ingegneristici che vengono ora realizzati sulle coste del Medio Oriente), pur mantenendo intatto il concetto di mondo autosufficiente sotto tutti i punti di vista, dalle fonti energetiche (il condominio funziona a energia solare e geotermica) agli spazi interni, che comprendono cinema, ristoranti, ospedali e piscine e che lo rendono il pinnacolo dell'architettura e dell'ingegneria. Come nel romanzo il protagonista, qui il dottor Robert Lang, sarà testimone del degrado e delle rivolte fino al crollo del mito della perfetta utopia che l'edificio dooveva rappresentare.

Non è il primo romanzo di Ballard che viene adattato al cinema: va ricordato certamente L'impero del sole di Spielberg e Crash di David Cronenberg, mentre c'è in progetto di riunire Christian Bale, lo sceneggiatore Scott Kosar e il regsita Brad Anderson per filmare Concrete Island (L'isola di cemento, 1974).