Non è che si sbottoni poi tanto il nostro Chris Carter e forse non è sbagliato supporre che, almeno un po', cerchi di usare l'alone di mistero che riesce così bene all'astro nacente che risponde al nome di JJ Abrams (il cui Cloverfield è partito alla grande in patria).

Di recente ha rilasciato un'intervista a Usa Today, relativa al prossimo X-Files 2, in cui ci teneva a sottolineare un fatto importante: avete presente la contorta mitologia portata avanti per tutte le nove stagioni? Scordatevela. Niente di tutto ciò farà capolino nel prossimo film, che viene definito uno stand-alone, ovvero una sorta di episodio autoconclusivo.

Il riferimento più preciso è fatto con quegli episodi in cui Mulder e Scully seguivano casi per nulla legati alla storyline principale, come Home, in cui si scontravano con una famiglia di killer deformi, The Host con il suo mostro delle fogne o il quasi incomprensibile Badlaa.

Quindi niente alieni, niente complotti governativi e in generale niente rimandi alla serie tv originale.

Spiega Carter che "c'è tutta una nuova audience che voglio raggiungere, quelli che all'epoca non potevano seguire la serie perché troppo spaventosa, ma che ora vanno al college. Voglio fare un film che tutti possano vedere".

Che poi sia una buona idea rispetto ai fan originali è tutto da vedere, perché mentre quell'audience sarebbe pressoché garantita, il nuovo pubblico è oggi abituato ad altri ritmi narrativi e a nuove direzioni. O al contrario, fin troppo classiche.

Ma per Carter X-Files "è sempre stata fondamentalmente una storia d'amore intellettuale tra i suoi due personaggi e questo sarà ancora oggi il suo punto di forza".

Sarà così? negli Usa lo scopriranno il 25 luglio e noi con loro, vedremo cosa è comparso, là fuori.