Delos 6: Thread Fantascienza visionaria

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di Silvio Sosio
silvio.sosio@galactica.it

QUANDO NEGLI ANNI VENTI Hugo Gernsback fece nascere la fantascienza moderna, il mondo era pervaso da un grande fervore tecnologico. Erano gli anni in cui l'energia elettrica cambiava giorno dopo giorno il modo di vivere, gli anni in cui la rete telefonica diffondeva i suoi tentacoli nel mondo surclassando le trasmissioni telegrafiche, e il futuro era una grande promessa. La fantascienza era l'interpretazione letteraria di questo fervore, era la risposta alle promesse, era la visualizzazione dei sogni.
Negli Anni cinquanta, con la guerra fredda, la minaccia della sovrappopolazione e della fame nel terzo mondo, il futuro è diventato un incubo e la fantascienza ha mantenuto il suo ruolo, indicando i pericoli ai quali si andava incontro, pronosticando la degradazione dell'ambiente, mostrando alla gente come le armi atomiche non fossero un simbolo della forza di una nazione ma un mostruoso spettro che prometteva solo la distruzione più completa. Negli Anni ottanta e novanta il fenomeno cyberpunk ha riportato la fantascienza a ragionare sulle prospettive offerte dallo sviluppo tecnologico: promesse e minacce della civiltà informatica e telematica sono state sviluppate e narrate dagli scrittori cyberpunk.
Bruce Sterling è forse l'autore che meglio interpreta questa visione. Sterling è uno straordinario giornalista, capace di descrivere fatti attuali e reali con l'efficacia e il fascino dello scrittore di fantascienza, e uno squisito narratore capace di descrivere il futuro con il realismo e l'accuratezza del giornalista.
Abbiamo sempre visto il mondo del cyberspazio come un mondo terreno, che imprigiona l'umanità sulla Terra un po' come si immagina il fanatico del computer chiuso in casa privato di ogni contatto con l'esterno. Bruce Sterling nel lungo intervento che pubblichiamo ci dimostra che anche questo luogo comune è errato, come sono errati tutti i pregiudizi che riguardano l'informatica e la telematica, per un motivo ben preciso: l'informatica e la telematica si evolvono troppo rapidamente e hanno implicazioni troppo ramificate perché si possano dare giudizi anticipati su qualcosa che li riguarda. E anche l'esplorazione dello spazio verrà cambiata radicalmente da queste nuove tecnologie, e farà diventare lo spazio non più un luogo riservato a pochi astronauti superumani, ma un luogo aperto a tutti, così come i computer da grandi ammassi di circuiti controllati da superingegneri sono diventati piccoli elettrodomestici entrati in ogni casa e utilizzabili da chiunque, per scrivere i propri appunti, controllare il bilancio familiare o per giocare a Tetris. O per leggere Delos Cyberzine. Inizio pagina