Delos 26: Doctor Who di Monica Dapiaggi

doctor who

Il "Doctor Who" è una serie per la TV creata nel lontano 1963 dalla BBC come spettacolo per bambini. Da allora si sono succedute 26 stagioni, terminate nel 1989 con l'episodio "Survival". Ben sette attori si sono succeduti nelle serie TV, variando quindi sia i tratti somatici che la personalità del protagonista.

CHI E' IL DOCTOR WHO?

Il Doctor Who è un Time Lord del pianeta Gallifrey, capace di viaggiare nel tempo attraverso una macchina chiamata TARDIS (Time And Relative Dimension In Space). Essa ha l'aspetto esteriore di un Police Box, cioè una specie di cabina telefonica azzurra, utilizzata dai poliziotti britannici per comunicare tra loro quando non esistevano ancora le comunicazioni radio.

Il Doctor Who vive un'esistenza da rinnegato, poiché è stato cacciato dal pianeta natale per aver cercato di salvare la terra dalla distruzione, venendo così meno alla sua promessa di non-interferenza. Ha due cuori e può sopportare temperature estreme. Inoltre, ha un'altra importante caratteristica, quella di potersi rigenerare attraverso il TARDIS: egli infatti può ricostruire il suo corpo, se danneggiato, ottenendo un aspetto del tutto diverso, unito a cambiamenti (a volte) marginali nella personalità. Ciò è stato ovviamente "inventato" dagli autori del programma quando il primo attore aveva deciso di lasciare il cast.

COME FUNZIONA IL TARDIS? SU QUALI PRINCIPI SI BASA?

Il TARDIS permette di viaggiare nel tempo e nello spazio ed esiste nelle due dimensioni spazio-temporali, quella di partenza e quella di arrivo. Per questo motivo le sue dimensioni esterne possono non essere uguali a quelle interne: l'interno del TARDIS è costituito da un sacco di stanze, laboratori, dormitori e un grande armadio nel quale si possono trovare abiti e accessori per tutti i luoghi e per tutte le epoche. Il TARDIS può venire pilotato solo dal Doctor Who, poichè esiste un legame quasi simbiotico tra l'uomo e la macchina; essa riconosce il suo Doctor attraverso il cosiddetto Rassilon Imprimatur contenuto nei suoi geni. I comandi e gli strumenti si legano isomorficamente al pilota e possono essere manovrati da lui soltanto. Il sistema di controllo del TARDIS crea, attraverso l'energia artronica, la cosiddetta SSIE (Semi-Sentient Intelligent Entity), in grado di controllare il buon funzionamento di tutti i circuiti. Il TARDIS utilizza un sistema simile a quello dei trasduttori di materia, anche se è molto più complesso di un semplice trasmat temporale; la materia non arriva a destinazione istantaneamente, ma impiega un tempo variabile da qualche decina di secondi a qualche ora. Tutti i controlli sono in mano al Doctor, ma il sistema SSIE è in grado di prendere l'iniziativa in caso di malore del pilota o di guasto meccanico. Il TARDIS ha naturalmente bisogno di molta energia, che viene presa dall'Occhio dell'Armonia, una fonte di energia pressochè infinita situata su Gallifrey. Il TARDIS viaggia nello spazio-tempo attraverso il Time-Vortex; quando parte, gli atomi della parte esterna si dissolvono dal mondo reale e riappaiono nel Time-Vortex, il luogo ove spazio e tempo esistono come un'unica entità. Quando il tutto si è dematerializzato, vengono accesi i motori e due circuiti lavorano insieme per permettere il movimento nel Time-Vortex. Tali circuiti, il generatore del vettore tempo e il creatore di spostamenti nello spazio, vengono avviati dall'energia artronica e permettono uno spostamento a quattro dimensioni.

I viaggi spazio-temporali attraverso il TARDIS sfruttano la teoria circolare del tempo, secondo la quale il tempo ha la forma di un CD, cioè una traccia circolare con l'origine nel centro. La creazione dell'Universo è l'Evento Uno e rappresenta il centro del disco. Secondo questa teoria, esiste qualcosa che rappresenta tutti e tutto nell'universo, cioè la Personal Event Wave (PEW); ognuno possiede la propria PEW, che descrive la sua vita dalla nascita al tempo attuale. Le tracce temporali incise sul disco servono essenzialmente per i viaggi nel tempo. Quando il TARDIS si dematerializza, la testina si stacca dal disco e può essere spostata in un qualunque punto di quella traccia. Questo è quello che succede quando il TARDIS entra nel Time-Vortex: perde ogni relazione con il tempo. Quando il TARDIS atterra (cioè quando la testina si posa su di un altro punto della traccia) riallaccia il suo legame con il tempo. Tutto ciò è controllato, nel TARDIS, da un meccanismo chiamato Time Dimension Tracker. Se questo si guasta, non è possibile riallacciare i legami con la propria PEW, quindi non si può avere alcun contatto fisico con le cose che appartengono a quel tempo.

La teoria circolare del tempo è strettamente legata alla teoria parallela del tempo, che introduce il concetto di dimensioni temporali parallele. Il tempo, così come lo spazio, pur essendo una dimensione di per sé, ha delle dimensioni. Queste dimensioni temporali rappresentano altri mondi, che vengono alterati a causa dei viaggi nel tempo. Quando noi viaggiamo nel passato e cambiamo qualche evento, esisterà un nuovo futuro a partire dal punto di interferenza. Quindi, alterando un evento passato, gli eventi accaduti nel "nostro" mondo dopo quell'evento accadranno comunque, ma in una differente dimensione temporale. E' come avere più di un CD: queste realtà alternative, cioè dimensioni temporali parallele, vengono create quando la cosiddetta Alternative Reality Wave (ARW) diverge dal Normal Reality Stream (NRS). Ogni volta che viene alterato il passato, un nuovo futuro parallelo viene creato: per evitare la proliferazione di ARWs, il cauto viaggiatore nel tempo cerca di interferire il meno possibile con il passato.

Per cercare di definire termini relativi come passato, presente e futuro, a questo punto, è necessario avere qualche informazione sulle onde temporali. Il presente di una persona è definito dalla sua onda originale, se questa persona non ha mai viaggiato nel tempo. Infatti, prima del viaggio nel tempo, l'onda originale era l'unico evento nel continuo spazio-temporale. Essa è composta da un numero infinito di PEW; per ogni individuo esiste una PEW, che descrive l'esistenza di quella persona in qualsiasi dimensione. Il presente non può essere definito in modo assoluto, ma deve essere un concetto relativo. Se un viaggiatore temporale visita il futuro, il suo presente non esiste più come singolarità, poiché esisteranno due o più presenti contemporaneamente. Il primo presente è l'onda originaria, la seconda è l'esistenza del viaggiatore nel futuro. Questo presente alternativo esisterà finché il viaggiatore non tornerà alla propria onda originaria, oppure finché non si sposterà in avanti a partire da questo secondo presente, oppure finché non si sposterà indietro nel passato della sua onda originaria. Nel primo caso, il presente sarà spostato in una seconda dimensione parallela (o ARW). Se un viaggiatore si sposta in avanti a partire dal secondo presente, il secondo presente originario verrà cancellato e verrà creato un nuovo secondo presente. Il secondo presente esiste sempre nell'orizzonte degli eventi del viaggiatore nel tempo. Invece (terza possibilità) viaggiare indietro nel tempo tra l'onda originaria e il secondo presente potrebbe risultare in un cambiamento del secondo presente. E' quindi teoricamente possibile incontrare se stessi nel futuro, anche se i controlli del TARDIS fanno in modo che ciò non avvenga.

Il Doctor Who è un abile sfruttatore delle caratteristiche del TARDIS e delle limitazioni fisiche dei viaggi temporali. Egli cerca sempre di limitare il proliferare delle onde temporali parallele e di evitare il più possibile ogni variazione nel passato della Terra. I suoi interventi sono solo di "emergenza", cioè interferisce soltanto quando il futuro della Terra è in serio pericolo. Tutto questo, almeno per quanto riguarda la quarta serie (l'unica trasmessa in Italia), condito con una buona dose di umorismo e di sagacia. Chissà se mai potremo rivederlo non ci resta che cercare da qualche parte un Police Box abbandonato e partire alla sua ricerca.

SETTE DOTTORI...

William Hartnell (1963-1966)

E' il primo dottore, un simpatico vecchietto a volte un po' distratto e svampito, ma il momento seguente può diventare terribilmente brillante. Ha come acerrimi nemici i Daleks, che sono esteriormente simili a robot, ma sono invece creature viventi. Sono stati creati da Davros, attraverso l'ingegneria genetica, a partire da un innesto di esseri viventi sulla sua sedia a rotelle. Credono di essere le creature dominanti dell'universo e distruggono tutto ciò che è inferiore, cioè tutti quelli che non sono simili a loro.

Patrick Troughton (1966-1969)
E' un ometto molto comico che fa strane cose. E' detto il "Cosmic Hobo". Con lui la serie si trasforma da intrattenimento per bambini a vera SciFi. Il suo principale nemico è Cyberman, che viene da un pianeta in cui gli abitanti hanno sostituito parti del proprio corpo con pezzi meccanici. Il Cyberman non ha più nulla di umano, tranne il cervello ed alcune parti del sistema nervoso ed è completamente logico e analitico.

Jon Pertwee (1970-1974)
E' il protagonista del primo episodio a colori, nel 1970. E' detto il "Dandy" a causa dei suoi capelli bianchi cotonati e del suo amore per le giacche di velluto. Comincia l'esilio terrestre del Doctor, che dura tre anni televisivi. Il suo nemico è il Master, un altro Time Lord che vuole ucciderlo per dominare l'universo. Quando questi uccide, con il suo speciale fucile, lascia le vittime sotto forma di bamboline di pezza (Tissue Compression Eliminator).

Tom Baker (1974-1981)
Ha senso dell'umorismo, intelligenza superiore, grande moralità e una sciarpa colorata lunga 20 piedi. La sua è la serie più longeva, durata ben 7 anni, e l'unica della quale sono arrivati in Italia alcuni episodi. Va indietro nel tempo per evitare la creazione dei Daleks, ma riesce solo a procrastinarla di qualche migliaio di anni. Cerca attraverso l'universo i sei distinti segmenti della Chiave del Tempo, richiesti dal Guardiano Bianco per fermare il tempo nell'universo e ripristinare l'esatta composizione in ordine e caos. Ma anche il Guardiano Nero vuole la Chiave per sè, poichè vuole scatenare una guerra infinita. Il doctor Who riesce a ricostruire la Chiave, ma subito la disperde per evitare che il Guardiano Nero riesca ad appropriarsene. Il Doctor cerca di sfuggire alla vendetta del Guardiano Nero viaggiando nel tempo secondo una sequenza casuale, ma il generatore di numeri casuali si guasta e lui viene ucciso.

Peter Davidson (1981-1984)
E' il più giovane attore a impersonare il Doctor Who. Viene chiamato "The reckless innocent" perché ha la strana abilità di cacciarsi sempre nei guai. Ama molto il cricket. Ritornano i nemici delle serie precedenti. Viene ucciso da una strana sostanza, lo Spectrox, che viene dal pianeta Androzani Minor.

Colin Baker (1984-1986)
E' il più instabile dei dottori, poiché la sua psiche è stata leggermente danneggiata durante l'ultima rigenerazione. Viene processato dagli altri Time Lords per aver interferito nella storia dell'universo. La sua serie dura solo 2 anni.

Sylvester McCoy (1986-1989)
Di nuovo si torna a una grossa componente di sano humour britannico, anche se alcuni episodi sono molto dark. Non ha avuto un grosso successo di pubblico ed è finito nel 1989 con l'episodio intitolato "Survival".

...PIU' DUE

Peter Cushing (1965-1966)

Non è un dottore "ufficiale", in quanto non compare nel serial televisivo ma nei due film diretti da Gordon Flemyng Dr. Who and the Daleks (1965) e Daleks: Invasion Earth 2150 A.D. (1966, trasmesso anche in Italia col titolo Daleks, il futuro fra un milione di anni).

Paul McGann (1996)

McGann, 36 anni, per la prima volta è stato il mitico il Dr. Who nell'ambito di una produzione americana, lanciata nel maggio dello scorso anno. Il nuovo Dr. Who, l'ottavo della serie, ha un look più smagliante, è convincente nel suo ruolo, e la trama si muove con i tempi tecnici del telefilm "made in USA". Secondo alcuni critici la FOX ha realizzato un ottimo prodotto e Dr. Who potrebbe presto proseguire le sue avventure in TV. Geoffrey Sax, il produttore, ha realizzato tutto con minuziosa attenzione e i ruoli interpretati McGann, Roberts e Ashbrook sono perfetti. La storia, di per sé, ricorda un misto di episodi di Dr. Who realizzati tra il 1963-1989 con nuovi elementi, effetti speciali dell'ultima generazione e ovviamente attori. In America il nuovo Dr. Who è stato trasmesso il 20 maggio 1996 dalla FOX durante il "Tuesday Night Movie Premieres", in prima serata. (Luigi Pachì)

TRENT'ANNI DI DOCTOR WHO

Dr. Who nasce infatti proprio in Gran Bretagna nel lontano 1963. Inizialmente diretto da Waris Hussein e in seguito da Gordon Flemyng, il serial TV è passato poi nelle mani di molti altri. I maggiori autori dello strano personaggio che viaggia nel tempo sono stati principalmente Anthony Coburn, Terry Nation (recentemente scomparso), Dennis Spooner e Bill Strutton. Al momento Dr. Who rimane il più lungo serial televisivo di fantascienza. I suoi 600 episodi (500 di questi ancora in programmazione oggigiorno sul canale via satellite inglese Bravo) sono lunghi 30 minuti e, a partire dal 1967, sono stati realizzati a colori (con effetti speciali al limite della sufficienza). Le trame sono ovviamente le più svariate e si passa dalla parodia fantascientifica alla storia gotica. Questo personaggio lanciato dalla BBC era, nei loro piani, non solo di puro intrattenimento per ragazzini, ma voleva essere anche uno strumento educativo. Nonostante questo principale intento, Dr. Who divenne presto il più popolare serial di fantascienza avventurosa dalla buona audience. E' con molta probabilità con l'inizio della produzione del serial da parte di Verity Lambert che il pubblico si fa assorbire dal video domestico.

Ogni avventura varia dai due ai sei episodi e indubbiamente la seconda serie intitolata The Daleks, scritta da Terry Nation, assicurò al programma il successo che necessitava per un'ulteriore pianificazione di telefilm. Nonostante il basso budget della BBC (l'ultimissima produzione americana ha invece speso ben cinque milioni di dollari per il nuovo Dr. Who), questo personaggio ha fatto il giro del mondo e sebbene il successo ottenuto in U.K. non ha paragoni, vi sono in ogni modo club di appassionati in molte nazioni. Naturalmente la commercializzazione di videocassette, riviste, libri, gadget (tutto su licenza BBC) sono divenute negli anni un grosso business paragonabile a quello di Star Trek (provate a passare da Forbidden Planet a Londra a sappiatemi dire...). (Luigi Pachì)