Gli oltre settanta romanzi pervenuti al Premio Urania 2005, con pubblicazione prevista nel numero di novembre 2006, sono stati vagliati da una giuria iniziale composta da Marco Passarello, Silvia Castoldi, Marzio Tosello, Sebastiana Vilia, Riccardo Valla e dalla redazione di Urania. La giuria finale, riunitasi a Segrate giovedì 22 maggio 2006 e composta da Sergio Altieri, Marco Fiocca, Giuseppe Lippi, Cecilia Scerbanenco, Riccardo Valla ed Ernesto Vegetti, ha vagliato i dieci finalisti e ne ha decretato il vincitore: More cadentis stellae di Alberto Costantini.

Gli altri finalisti, cui compete una onorevole menzione, sono:

Infect@ di Dario Tonani

Otto ore di Angelo Lagrotta

Last Sweet Dream di Rocco D. Carta

Guerra all'eternità di Franco Ricciardiello

Morbo d'argento di Luca Kremo Baroncinji

Più che umani di Paolo Lo Giudice

Confini di Manuela Mazzi

Strategie di sopravvivenza di Antonino Fazio

Madsat di Ibrahim el-Aid (Sandro D'Elia)

 

L'uscita in edicola del romanzo vincitore è prevista per novembre 2006.

"Il romanzo vincitore è di un autore che si era già assicurato il Premio Urania nell'edizione 2002 (pubbl. 2003), lo stesso Alberto Costantini di Terre accanto" dice Giuseppe Lippi, curatore di Urania. "Tuttavia l'abbiamo scoperto solo all'ultimo momento, perché il manoscritto era rigorosamente anonimo: dopo averlo letto e promosso, facendo gli opportuni controlli notarili abbiamo avuto la lieta sorpresa... Complimenti dunque a Costantini che ha scritto un altro bel romanzo a sfondo storico, ma la cui struttura è sostanzialmente diversa dal precedente. Nel caso di More cadentis stellae (titolo in latino che significa "Alla maniera delle stelle cadenti"), non abbiamo una storia di universi paralleli o viaggi nel tempo, ma un potente affresco del passato in cui si risvegliamo minacce orrende che sembravano relegate al mondo della mitologia. Invece il pericolo è qui, fra noi, in un intreccio che fa concorrenza al miglior Valerio Evangelisti e poi risolve egregiamente a modo suo."