Dopo un po' di assenza torna la collana curata da Sandro Pergameno, Biblioteca di un sole lontano, con un nuovo racconto lungo del maestro australiano della hard science fiction, Greg Egan. Che questa volta però è meno interessato agli estremi limiti della scienza e più all'aspetto sociale. L'intelligenza artificiale di cui si occupa qui è quella che ruba il lavoro alle persone, che devono inventarsi nuove e a volte bizzarre professioni per campare. La traduzione è di Ferdinando Temporin, la copertina di Tiziano Cremonini.

Il fascino discreto della macchina di Turing

Il libro

Dan, il protagonista della storia, è un giovane australiano sposato e con una figlia piccola che viene licenziato in tronco dalla società dove lavora come consulente finanziario e addetto al recupero crediti. La società non gli offre nessuna spiegazione, nonostante l’ottimo lavoro da lui svolto nel corso del tempo. Dan sospetta che la ditta abbia dato in outsourcing il suo lavoro a qualche tipo di macchina o intelligenza artificiale.

Il giovane si guarda un po’ in giro alla ricerca di qualche lavoretto con cui sopravvivere e pagare le rate del mutuo della casa, ma riesce solo a scoprire che non è il solo a trovarsi in una situazione di questo genere. Quello che tuttavia non torna e lascia Dan assai perplesso sono le bizzarre soluzioni con cui molti amici si ritrovano a convivere, come ad esempio scrivere romanzi pornografici per un unico cliente, peraltro mai visto o conosciuto.

Egan questa volta non offre una storia basata su complessi algoritmi matematici. Mostrandosi autore vario e multiforme racconta una ironica, intrigante versione del conflitto tra uomo e macchina, da sempre al centro dell’attenzione degli scrittori di fantascienza. A differenza dei futuri catastrofici spesso immaginati da autori come Harlan Ellison (Non ho bocca e devo urlare), delle rivolte dei robot o della dominazione da parte di computer ultrapotenti, Egan propone una visione riflessiva e in fondo più speranzosa delle problematiche causate dall’automazione nel mondo del lavoro e nella vita della razza umana.

Questo Il fascino discreto della macchina di Turing (The Discrete Charm of the Turing Machine), uscito su Isaac Asimov SF Magazine nel 2017 è stato candidato al premio Locus e a tutti i più importanti riconoscimenti fantascientifici dell’anno.

L'autore

Greg Egan è uno dei più autorevoli scrittori di fantascienza hard. Le sue opere, uniche e inconfondibili, sono spesso basate su teorie scientifiche d'avanguardia. Nato a Perth, in Australia, nel 1961, laureato in matematica, ha vinto il Premio Hugo e il Premio Locus con il romanzo breve Oceanic (1999, Delos Books) e il John Campbell Memorial con Permutation City (1995). Diversi altri suoi racconti sono arrivati in finale al premio Hugo, incluso Alone (Glory, 2007), uscito sulla collana Robotica della Delos Books. Egan è una delle personalità più sfuggenti della storia della fantascienza: non ha mai partecipato a una premiazione o a una convention, e di lui non esistono fotografie.

Tra i suoi romanzi più famosi, oltre al già citato Permutation City (Shake),   ricordiamo  La terra   moltiplicata (Nord), Diaspora (Urania), Distress (Urania), La scala di Schild (Urania). Notevoli anche le antologie Axiomatic e Luminous, entrambe uscite su Urania. Questo Interi oscuri (Dark Integers, 2007) è giunto terzo al premio Locus ed è stato nominato per il premio Hugo.

Greg Egan, Il fascino discreto della macchina di Turing (The Discrete Charm of the Turing Machine), Delos Digital, Biblioteca di un sole lontano 65, isbn: 9788825420661, ebook formato kindle (su Amazon.it) o epub (sugli altri store) con social drm (watermark) dove disponibile , Euro 1,99 iva inclusa

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