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Space opera per Brin, Scott Card, Harrison e Zahn
Un poker di proposte all'insegna dell'avventura spaziale ci viene dal mercato inglese e americano.
LeggiIl tempo, il multiverso e Valerio Evangelisti
Una nuova rubrica in cui vi proporremo conversazioni con i protagonisti del fantastico, fulminee quanto un raffreddore, frizzanti come l’Aspirina, ma (ringraziando il cielo) esenti da ticket. Iniziamo con l'autore della saga dell'inquisitore Eymerich.
LeggiIl peccato originale di Fruttero & Lucentini
Uno speciale su Alcatraz e servizi su Infoguerra di Cory Doctorow, Weird Fantasy, ma ci sono anche interviste a Valerio Evangelisti e Joe Lansdale.
LeggiDune e il suo universo: la saga, i prequel, i sequel, i film
A gennaio ritorna in libreria per Fanucci l'intera saga creata da Frank Herbert. Ecco come è nato e si è evoluto questo caposaldo della storia della science fiction.
LeggiLui è leggenda
4 su 5
a cura di Christopher Conlon
He is legend, 2009, Mondadori, 2011
Il ritorno della space opera
Vernor Vinge, Jack McDevitt, Joe Haldeman e Catherine Asaro riportano in auge un filone sempre verde della science fiction, con quattro avvincenti romanzi.
LeggiTerra Nova
Molti "omaggi" e poco di originale nella nuova serie prodotta da Steven Spielberg. Alla fine si riduce tutto al solito drammone familiare.
LeggiPrima che venga il caldo
Racconto di Gabriella Scialdone
È l’unico racconto di questa raccolta scritto da una donna, ed è anche un racconto particolare. Non semplice, in verità, ma scritto con mano sicura. Gabriella Scialdone (1948) è stata una delle non poche firme femminili della sf nostrana apparse nei primi anni ’70 con alcuni racconti (per la Scialdone una diecina nell’arco d’un ventennio) per poi dileguarsi. Al punto che non sono riuscito a rintracciarla (le mie ricerche continuano), ma sono convinto che sarà ben lieta di vedersi – se mai si vedrà – in questa antologia. Anche Gabriella, come Pestriniero, ama visceralmente la sua città, Venezia, e crea fantascienza ispirandosi ad essa. Qui incontrerete una Serenissima che serena assolutamente non è, e personaggi particolari immersi in mega-contrattazioni planetarie più o meno losche. Come dire che tutto l’universo è paese. Trovo la scrittura a singhiozzi e sussulti e misteri adattissima al soggetto.
LeggiStoria di Agnes
Racconto di Riccardo Leveghi
Temo che non molti lettori conoscano il nome di chi ha scritto questo racconto. Eppure Riccardo Leveghi (Trento, 1941-1985), attivo fin dai tempi della rivista Futuro (1964), Galassia, Oltre il Cielo, resta certamente una delle firme più originali e ragguardevoli della nostra fantascienza, alla quale ha donato opere molto interessanti, spesso sperimentali, solitamente visionarie. Personaggio poliedrico, in verità schivo, scarso frequentatore di convention, prematuramente scomparso, ci lascia una produzione non copiosa, ma sempre di qualità, anche quanto a scrittura. Nel racconto che segue (1978) assistiamo alla costruzione d’uno dei suoi mondi, e relativi personaggi, a mezzo tra realtà, esotismo, disperazione, onirismo. (Il racconto è pubblicato per gentile concessione di Gianfranco de Turris).
LeggiSonno di millenni
Racconto di Ugo Malaguti
Scrittore, traduttore, critico, ideatore e curatore di collane, editore, talent scout di autori, Ugo Malaguti (Bologna, 1945) resta tuttora uno dei pochi che in Italia hanno dedicato alla fantascienza la loro vita fin da giovanissimi, riuscendo, sia pure con alterne fortune, a farne la propria attività prevalente. E quindi, a contribuire in modo cospicuo allo sviluppo e alla diffusione di questo genere narrativo. In quanto egli stesso valente autore, Ugo ha da sempre tenuto a stimolare e valorizzare firme nazionali. La narrativa di Malaguti ha attraversato vari periodi (avventuroso, sociologico, etc.), approdando sempre a tematiche molto personali e a una scrittura elaborata, complessa e inconfondibile. Il racconto che ho scelto, Sogno di Millenni, è tra i suoi primissimi e apparve nel 1960, anch’esso su Oltre il Cielo in un periodo in cui l’autore – come molti di noi – subiva il fascino misterioso della “fanta-archeologia” e annesse contaminazioni pacifiste. Argomento poi ridimensionato, ma mai del tutto tramontato e anzi ripreso in recenti programmi tv.
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