L'operatore
Sembrerebbe quindi che il cameraman sia stato finalmente trovato. Ma si dà il caso che Jack Barnett non abbia mai fatto parte dell'esercito americano e che sia deceduto nel 1967. Dopo la scoperta di Nicolas Maillard, Ray Santilli ha però nuovamente cambiato la versione dei fatti. Ha infatti dichiarato che Jack Barnett è un nome di copertura, utilizzato per evitare al cineoperatore guai con l'esercito e il fisco. Teoricamente, infatti, l'uomo sarebbe imputabile di tradimento per avere venduto materiale segreto di proprietà degli Stati Uniti. Inoltre dovrebbe dichiarare la somma ricevuta da Santilli e pagare le relative tasse. Lo scenario descritto da Santilli potrebbe così apparire in parte verosimile. Bisogna però dire che sono molte, se non troppe, le coincidenze tra il suo Jack Barnett e quello scoperto da Nicolas Maillard.
In un famoso articolo, pubblicato sul Mufon Ufo Journal nel marzo 1996, Kent Jeffrey, coordinatore dell'International Roswell Initiative,10 riferisce di avere rintracciato tre cameraman di guerra: Joe Longo, presidente dell'International Combat Camera Association, arruolato nell'Air Force durante la Seconda guerra mondiale, che partecipò a diversi progetti classificati "Top Secret"; Bill Gibson, il cameraman militare che fotografò i primi lanci di V-2 e quelli di lancio e recupero dei palloni sonda del Progetto Mogul, che lavorò negli anni Quaranta a due progetti dell'Air Force sugli Ufo e fu consulente della Nasa; il tenente colonnello a riposo Daniel A. McGovern, attivo in Europa durante la Seconda guerra mondiale su bombardieri B-17, l'operatore che per primo riprese Hiroshima e Nagasaki dopo il lancio delle bombe atomiche. Quando Kent Jeffrey ha chiesto loro di commentare le immagini del Roswell Footage, tutti e tre hanno espresso molte perplessità sia sul filmato che sulla storia raccontata da Santilli.















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