Ritorno alle origini: l'età dell'argento (1968-1985)

Nel 1967 Carmine Infantino, il disegnatore del Batman "New Look", fu promosso alla carica di direttore artistico ed editoriale della DC Comics. Pochi mesi dopo Bob Kane, in polemica con la nuova gestione, decise di andare in pensione. Con lui spariva completamente dalla scena la vecchia guardia dei disegnatori di Batman.

L'editor Julius Schwarz, con buon intuito, decise di puntare su una coppia di autori giovani e innovativi: Denny O'Neil e Neal Adams.

Dalla loro collaborazione (iniziata nel 1969) scaturì una seconda giovinezza del personaggio, che dura ancora oggi. Le trame architettate dallo sceneggiatore O'Neil erano finalmente complesse e intricate come delle vere detective story, e il suo lavoro aggiunse sostanza e credibilità ai fumetti. Il contributo decisivo tuttavia venne da Neal Adams, forse il disegnatore di maggior carisma della sua generazione.

Quella di Adams è considerata da molti la rappresentazione definitiva di Batman: alto, oscuro, tenebroso, con le orecchie da pipistrello allungate e appuntite a recuperare l'originario carattere mostruoso della sua maschera. Se il Batman del 1939 si ispirava, in parte, al Dracula di Bela Lugosi, quello di Neal Adams prendeva invece a modello il Dracula interpretato negli anni Sessanta da Cristopher Lee: più slanciato, affascinante e sensuale. Il mantello nero di Batman, nei disegni di Adams, si trasformava in una cappa svolazzante che lo avvolgeva e lo rivestiva di ombre inquietanti. A completare lo scenario, O'Neil e Adams restituirono a Gotham City le sue atmosfere gotiche, ambientando tutte le avventure dell'eroe sempre ed esclusivamente di notte.

Coerentemente, anche la psicologia dell'eroe si andava trasformando. Nelle nuove storie Robin, divenuto ormai grande, aveva abbandonato casa Wayne per andare al college, e Batman era tornato ad essere una figura solitaria, ossessionata dal desiderio di vendetta, ai limiti della nevrosi. Persino i suoi rapporti con gli altri supereroi della DC Comics (Superman, Flash, Lanterna Verde, ecc.), idilliaci nelle storie semi-disneiane degli anni Cinquanta, diventarono più difficili e conflittuali.

E naturalmente i cattivi che Batman si trovava ad affrontare erano anche loro più duri e spietati. Dopo anni di "villain" annacquati e ridicoli, alcuni nemici storici come Due-Facce e il Joker tornarono a essere violenti e letali, anche loro guariti dalle stramberie del decennio precedente. Cosa ancora più importante, furono creati dei nuovi avversari in grado di dar filo da torcere a Batman: come l'immortale Ra's al Ghul, convinto che per salvare l'umanità da se stessa fosse necessario assumere il dominio del mondo.

L'energia esplosiva dei disegni di Adams e le venature horror-spionistiche introdotte da O'Neil riuscirono a fare breccia nella fantasia dei lettori, trascinando nuovamente Batman in cima alle classifiche delle vendite. Anche se Neal Adams abbandonò presto il personaggio, nel 1971, per fondare una propria casa editrice, gli anni Settanta furono un decennio di forte consolidamento di questa nuova immagine del "Cavaliere Oscuro". Altri bravi disegnatori come Dick Giordano, Marshall Rogers e Walter Simonson proseguirono su quella stessa strada.