Uso la fantascienza per ispirare le persone alla scienza, così si presenta in un'intervista a La Lettura Kip Thorne, fisico teorico specializzato in fisica della gravitazione e astrofisica, Premio Nobel per la fisica (insieme ai colleghi Rainer Weiss e Barry Barish) nel 2017, famoso tra i non addetti ai lavori per essere stato il consulente scientifico di Christopher Nolan per Interstellar (2014), film in cui ha potuto speculare sulla fisica degli wormhole, tunnel spazio-temporali di cui Thorne ha teorizzato l'esistenza e che studia da quasi quarant'anni, pur non avendo ancora una conferma sull'effettiva possibilità per la materia di attraversarli. Kip Thorne è al momento ospite in Italia; giovedì 5 ottobre alle ore 21:00, infatti, sarà protagonista di un incontro con il pubblico al Pala SDF, NXT Station di Bergamo (disponibile anche in live stream) in occasione della ventunesima edizione del festival BergamoScienza, iniziata il 29 settembre e che propone eventi fino al 15 ottobre (tra cui un incontro con Luca Parmitano su il lavoro dell’astronauta, fra scienza e fantascienza). La mia storia d’amore con il lato distorto dell’Universo, come si intitola l'evento di cui Thorne sarà protagonista in dialogo con il Presidente dell'Associazione BergamoScienza Gianvito Martino, verterà sulla carriera e le scoperte del fisico, ma anche sulle applicazioni fantascientifiche delle sue teorie, che oltre a influenzare il già citato Interstellar, sono state anche di ispirazione a Carl Sagan per il suo Contact e all'autore statunitense Larry Niven per la sua raccolta di racconti in bilico tra fantasy e fantascienza Marte, un mondo perduto, in cui il viaggio nel tempo è possibile solo a partire dalla conferma della teoria di Thorne.