Qualcuno potrebbe pensare che a fare la differenza nei risultati al botteghino mondiale sia stato il successo totalmente inaspettato (anche dalla Warner) di Joker, che all'alba del week-end appena trascorso ha registrato 934 milioni di incasso globale a fronte di un budget di 55 milioni. Inoltre va considerata anche Maleficent: Signora del male, ma anche il film con Angelina Jolie ha zoppicato dal 18 ottobre al 4 novembre con un totale di 383 milioni globali a fronte di un budget di 185 milioni.

Ovvero lo stesso budget di Terminator: Destino oscuro, il cui sottotitolo non poteva diventare più realistico.

Il primo week-end

Le recensioni, che abbiamo postato anche noi, erano tutte ottime, si parlava di una rinascita della saga e dell'inizio di una nuova trilogia creata dallo stesso James Cameron. Ma nel week-end appena trascorso il film ha incassato in patria ventinove milioni di dollari, solo quattro in più di Terminator: Genisys nello stesso periodo, e 94,600 milioni nel resto del mondo (compresi 28 milioni in Cina), per un totale di 123,600 milioni. 

Si può pensare che il film abbia appena iniziato la sua corsa mentre il Joker sia in fase calante, ma i risultati del primo week-end sono cruciali negli States e secondo gli analisti di settore i dati non danno buoni auspici per il futuro.

Anche il giudizio di pubblico e critica si è rivelato in realtà molto meno entusiasta di quanto lasciassero sperare i primi annunci: basta vedere voto medio e metascore su IMDb, che indicano un apprezzamento molto più in linea con i tre seguiti che questo film avrebbe dovuto far dimenticare che con i primi due film classici.

Un buco nell'acqua

Secondo The Hollywood Reporter per il film si prospettano 120 milioni in perdita, suddivisi tra Skydance, Paramount e Fox/Disney, ognuna coinvolta con il 30% del budget, mentre la cinese Tencent aveva partecipato solo con il 10%.

Il precedente reboot, Terminator: Genisys (2015), aveva avuto un budget di 150 milioni ed era stato co-prodotto dalla Skydance e la Warner bros, incassando un totale di 440,6 milioni, di cui cento solo in Cina, per cui critici a parte, non era stato un flop. Terminator: Salvation (2009) aveva fatto un po' peggio: duecento milioni di budget e 371 di incasso, mentre ancora più indietro Terminator 3: Le macchine ribelli (2003), a fronte di un budget di 200 milioni ne incassava 433.

E secondo gli analisti, forse in questo potrebbe trovarsi la radice del problema: quattro reboot di fila che hanno reso la saga incomprensibile potrebbero aver frenato i fan e il pubblico più ampio. Per i critici, è il momento di mettere il franchise sotto ghiaccio.

Il prossimo week-end ci dirà quale futuro aspetta la saga di Sarah Connor, nel frattempo, voi lo avete visto, cosa ne pensate Terminator: Destino oscuro?