Lo scontro tra vecchi e nuovi dei, guidati rispettivamente da Mr. Wednesday/Odino (Ian McShane, John Wick) e il perfettamente diabolico Mr. World (Crispin Glover, che verrà per sempre ricordato per Ritorno al futuro) aveva raggiunto il suo punto critico sul finale della prima stagione, ma i veri problemi stavano solo cominciando.

Dopo la fine

Yetide Badaki è Bilquis.
Yetide Badaki è Bilquis.

Bryan Fuller (Pushing Daisies, Star Trek: Discovery prima di abbandonarla per American Gods) e il suo socio Michael Green (Blade Runner 2049) avevano uno stile unico e particolare il quale, seppur a volte deviando dal percorso originale del romanzo, aveva saputo creare un tono e un'atmosfera epica e visionaria.

Poi arriva lo scontro con il canale via cavo che lo manda in onda negli States, Starz (quello di Spartacus e Da Vinci's Demons) sul budget:  i due autori volevano un aumento sui già notevoli dieci milioni di dollari a episodio, al rifiuto della rete Fuller e Green abbandonavano la nave, seguiti però da Gillian Anderson (che con Fuller aveva già lavorato in Hannibal) e Kristin Chenoweth/Easter (che aveva partecipato a Pushing Daisies), perché avevano accettato il lavoro solo per la presenza di Fuller.

Arriva così un nuovo showrunner, Jesse Alexander, ma il canale non è soddisfatto dei suoi script e, per usare il termine usato online lo licenzia-non licenzia (lo mette da parte ma non lo manda a casa). Rimane una solo possibilità: Neil Gaiman stesso, già rodato come showrunner con la prossima Good Omens.

Oggi

I media di settore hanno avuto modo di vedere i primi tre episodi della stagione due e i pareri sono concordi: la seconda stagione è diventata più fedele al romanzo originale, il tono è ancora epico, poetico e visionario, ma ora sembra campare di rendita dal passato, spesso con lunghi monologhi già presenti nella prima stagione ma che se lì davano l'idea di avere uno scopo, qui sono più stile che sostanza. Così come è stata definita, per quanto visto finora, la stagione due, più stile che sostanza. L'atteso arrivo alla reale location americana The House on the Rock di Odino, Shadow Moon (Ricky Whittle, The 100), la moglie non morta Laura Moon (Emily Browning), Mad Sweeney (Pablo Schreiber) riuniti con i vecchi dei porta a una sequenza onirica sulla giostra di grande impatto visuale, ma  quando la storia ritorna alle macchinazioni di Mr. World sembra fermarsi di nuovo.

Su tutti brillano oltre all'istrionico Ian McShane proprio Laura Moon e Mad Sweeney con il loro sarcasmo rispetto al tono spesso pomposo del loro capo e le continue freccatine di lui a Laura per il fatto di essere tecnicamente defunta.

Senza contare Mr. Nancy (Orlando Jones, Sleepy Hollow) in grado di rubare la scena ogni volta che compare grazie alla sua carica innata di adrenalina e Bilquis (Yetide Badaki) affascinante e regale pur nella sua duplicità, ma questo sta a voi scoprirlo.

Resta il fatto che la stagione due di American Gods è ancora visivamente straordinaria e recitata eccezionalmente, senza contare che lo stesso Gaiman è stato co-autore del primo episodio, e che la scontro tra vecchi e nuovi dei e appena cominciato, l'11 marzo su Amazon Primevideo anche da noi seguito da un nuovo episodio ogni lunedì, il giorno dopo la messa in onda americana. Vi lasciamo con il trailer ufficiale e il promo più recente: voi avete visto il primo episodio, cosa ne pensate di questo ritorno?