Per chi non lo sapesse, il Sundance Film Festival è riconosciuto ormai come uno dei più importanti festival cinematografici americani dedicati alle produzioni indipendenti, cioé svincolate dalle major hollywoodiane e che spesso sono tra le più interessanti e innovative. L'ultima edizione si è appena conclusa, come già in passato facendo da vetrina a molti film e autori che poi sono diventati famosi, e tra il numero enorme di produzioni presentate non sono mancate anche quelle di genere, horror, fantastico e fantascientifico, che da parecchi anni ormai sono valutate allo stesso livello artistico delle produzioni mainstream.

Parlando di sci fi, tra i film presentati c'è questo Turbo Kid, ironico omaggio retrofuturistico ai film apocalittici degli anni ottanta e novanta. Siamo in un 1997 alternativo post-catastrofe; The Kid, un ragazzo solitario che passa il tempo scavando tra le macerie alla ricerca di comic books, si allea con la misteriosa Apple per ribellarsi al malvagio Zeus, signore e padrone delle Wasteland. Scritto e diretto dal trio di giovani cineasti Francois Simard, Anouk Whissell e Yoann-Karl Whissell, il film è una chiara parodia ma sembra comunque gustoso, con le intepretazioni dei giovani Munro Chambers e Laurence Leboeuf (Being Human) e del sempreverde Michael Ironside. Ecco il trailer:

Ancora genere apocalittico in Z for Zachariah, che racconta la storia di Ann Burden la quale, dopo una misteriosa catastrofe globale che ha spazzato via gran parte della civiltà, sopravvive in una fattoria cercando di conservare memoria e abitudini del passato. Almeno finché non arrivano due sconosciuti, forse tra gli ultimi superstiti dell'umanità, a complicare le cose. Produzione danese decisamente più seria, tratta da un romanzo di Robert C. O'Brien, adattata dai quasi debuttanti Paul Grissom e Nissar Modi, e diretta da Craig Zobel. Di peso il cast: Margot Robbie (il prossimo Tarzan), Chris Pine (il reboot della saga di Star Trek) e Chiwetel Ejiofor (Serenity, I figli degli uomini, 2012, il prossimo The Martian). Ecco una clip:

Sempre dal nordeuropa arriva The Visit, variazione sul tema del primo contatto alieno girato con la tecnica del docufiction, in cui si immagina come le principali organizzazioni mondiali come NASA, SETI, ONU eccetera, reagiscano davanti all'arrivo serio degli alieni. Scritto e diretto dal danese Michael Madsen (che non ha nessuna parentela con l'omonimo attore americano) tra immagini "kubrickiane" e interviste a protagonisti veri e finti, si presenta con questo trailer:

E si conclude con quello che sembra il più interessante, Advantageous, ambientato in una metropoli del futuro in cui la povertà non esiste e il Center for Advanced Health and Living offre a chiunque la possibilità di avere un corpo perfetto ed esente da malattie grazie a radicali tecnologie biomediche. Gwen, una dipendente della società, deve decidere se sottoporsi al trattamento e al tempo stesso mantenere il rapporto la figlia Jules, in un mondo in cui la perfezione sembra essere solo di facciata. Diretto dall'americana di origine cinese Jennifer Phang, che ha anche scritto storia e sceneggiatura insieme all'attrice Jacqueline Kim (qualcuno se la ricorderà nel ruolo della figlia di Sulu in Star Trek: Generazioni) il film sembra puntare più sulle atmosfere e sulla psicologia che sugli effetti speciali. Protagoniste la stessa Kim insieme alla figlia Samantha. Il film era già stato presentato lo scorso anno in anteprima al LA Asian Pacific Film Fest, pertanto vi riproponiamo il trailer:

Va detto che quest'anno il Sundance non ha premiato film di fantascienza, come era successo in altre edizioni (Another Earth, Dark Matter, Robot & Frank, e I, Origins) ma le pellicole presentate sembrano interessanti, a dimostrazione che la fantascienza riesce comunque a farsi valere anche in manifestazioni così prestigiose.