Il 7 gennaio è iniziato il cammino di una ambiziosa (e alquanto familiare) serie televisiva,  che riunisce un naufrago ambiguo, una licantropa e una specialista della scientifica in un team che utilizza una tecnologia top secret per combattere le minacce più serie agli Stati Uniti.

Il telefilm in questione si intitola Intelligence e se le descrizioni qui sopra vi sembrano strane, sappiate che i protagonisti sono Josh Holloway, volto di culto di Lost; Meghan Ory, che in Once upon a time era un cappuccetto rosso da cui era meglio tenersi alla larga nelle notti di luna piena: Marg Helgelberger, che ha passato più di un decennio in CSI (quella di Las Vegas, ancora ampiamente in attivtà).

Holloway interpreta Gabriel Vaughn, un agente operativo dei servizi segreti a cui è stato impiantato un microchip nel cervello, garantendogli l'accesso instantaneo a tutte le informazioni disponibili on-line, nei sistemi di sicurezza, nei database governativi, etc, attraverso quello che viene chiamato World Wide Grid. Gabriel lavora per Lilian Strand (Hengelberger), direttrice del U.S. Cyber Command e del suo ramo tecnologico supersegreto chiamato solo Clockwork. Visto  che per la Strand Gabriel ha un valore inestimabile, decide di arruolare l'agente dei servizi segreti (no, non Sarah Walker) Riley Neal (Ory), perché sia sua partner e gli faccia da guardia del corpo.

La CBS, notoriamente refrattaria a qualsiasi cosa sia remotamente fantascientifica (basti vedere il destino di Jericho), di recente si è un po' aperta al fantastico con Under the Dome a cui quest'anno aggiungerà Extant con Halle Berry, ma questo non ha reso le cose comunque più semplici al creatore della serie Michael Seitzman, che in una intervista a IGN ha raccontato come è riuscito a far accettare la sua idea all'emittente: "L'ho presentata come L'uomo da sei milioni di dollari per l'era dell'informazione. In quel telefilm il fulcro era la forza fisica, che negli anni '70 aveva un significato molto diverso da quello che ha oggi. In un mondo in cui premi un pulsante e un drone a 8 kilometri di altezza riesce a colpire il suo bersaglio a terra, la superforza fisica ha così tanta importanza? Credo di no."

L'uomo da sei milioni di dollari doveva evolversi: "Per cui, anche se abbiamo un personaggio forte, atletico e con una lunga esperienza militare, l'idea che potesse accedere a questa griglia di informazioni in modo diverso dal resto del mondo era un'idea entusiasmante. In fondo, noi siamo già connessi tutto il tempo, con Gabriel abbiamo solo fatto un passo avanti."

L'aspetto più importante era equilibrare i vari aspetti: "Non volevamo però essere troppo filosofici o il telefilm avrebbe smesso di essere divertente. Ma se sei abbastanza filosofico, se presti attenzione al tema, diventa interessante ed è ciò che dà spessore al protagonista. Non solo, è ciò che genera timore negli altri personaggi, diventa il meccanismo che genera problemi per le persone coinvolte, il che è un bene, perché dovranno trovare un modo per risolverli."

Ma Per Gabriel il problema è un altro: "Cosa significa per lui affrontare il fatto di non essere completamente sé stesso? È un tema che approfondiremo nel corso della stagione."

Josh Holloway racconta quello che ritiene l'aspetto più importante della storia:

"Pone domande molto attuali: qual è il nostro rapporto con la tecnologia e la nostra umanità? Come comunichiamo tra di noi? Sta cambiando? Farai meglio a pensarlo perché ormai non comunichi più senza i tuoi gadget."

E più in profondità, emergono i dubbi del suo personaggio: "Quanto è ancora umano? Quanto è macchina? Gabriel ha molti problemi nel cercare di integrare i due aspetti."

E Gabriel ha accettato di partecipare al progetto per un motivo personale: "Ha accettato di farsi impiantare il chip perché vuole trovare sua moglie, data per morta all'inizio della storia. Il mistero ruota intorno alla sua scomparsa e ai tentativi di Gabriel di scoprire se è davvero morta o se si è nascosta."

L'aspetto tecnologico del telefilm è stato affidato al veterano John Billingsley, ovvero il Dottor Shenandoah Cassidy che è il creatore del microchip ed è a capo della Clockwork.

"Nel pilot viene raccontato che due persone sono morte mentre tentavano di sviluppare il prototipo. C'è un forte dilemma morale nel mio personaggio, qualcosa che lo sta divorando interiormente. Cassidy è un pacifista, ma per poter realizzare i suoi progetti deve lavorare per la Difesa, che li vede in modo molto diverso da lui. Non c'è dubbio che Gabriel sia anche un'arma ed è questo che lo tiene sveglio la notte."

Ma che tipo di telefilm è Intelligence? Ha un lungo arco narrativo o è strettamente episodico? "Io direi entrambi" spiega Barry Schindel, co-produttore esecutivo. "Ha i casi della settimana, ma in realtà sono più legati ai personaggi di quanto non si possa pensare. Sono storie autoconclusive, ma portano avanti il conflitto tra Gabriel e il microchip, per cui ogni episodio approfondisce i rapporti tra i personaggi e la sfida interiore del personaggio."

Intelligence ha avuto un ordine iniziale di 13 episodi, poi come sempre accade, saranno gli ascolti a decidere il destino del nuovo ed evoluto Uomo da sei milioni di dollari.