Dopo anni di sviluppo e un gran segreto mantenuto durante tutta la fase di produzione, Cloud Atlas sta lentamente ma inesorabilmente diventando uno dei film più attesi della nuova stagione. Intanto perché tratto dal romanzo L'Atlante delle nuvole di David Mitchell, uno dei libri più complessi e originali usciti nell'ultimo decennio, pubblicato da noi nel 2005 e incredibilmente sparito dai cataloghi; poi perché segna il ritorno in grande stile dei Wachowski, Andy e Lana, creatori di Matrix e della sceneggiatura di V for Vendetta, i quali hanno scritto e diretto il film in collaborazione con il tedesco Tom Tykwer. E infine per il cast, che definire stellare è un eufemismo. Dopo i due spettacolari trailer, in rete è uscito il primo poster ufficiale, che qui proponiamo.

Ricordiamo brevemente la trama: sei storie ambientate in epoche diverse legano tra loro eventi e personaggi (un viaggiatore oceanico del diciannovesimo secolo, un compositore belga degli anni trenta, una giornalista americana del 1975, un editore inglese del ventunesimo secolo, una clone genetica del ventiduesimo secolo, un sopravvissuto a una catastrofe postatomica del futuro) attraverso un filo conduttore legato a grandi domande esistenziali. Come recita la sinosi ufficiale: "Un'epica storia dell'umanità in cui le azioni e le conseguenze delle nostre esistenze hanno un impatto sul passato, sul presente e sul futuro, come una sola anima da assassino può diventare salvatore e un unico atto di gentilezza può propagarsi nei secoli e ispirare una rivoluzione." Ampio uso di significati profondi e metafisici, ai quali peraltro i Wachowski ci avevano abituati fin dai tempi della saga di Matrix.

Il poster mette bene in evidenza come nella trama tutti i personaggi siano legati a prescindere dalle epoce e dalle vicende. Ciò esplicato anche dal fatto che ogni personaggio ricorre in varie epoche a cominciare da quello che potrebbe essere definito il protagonista principale, Tom Hanks, presente in ogni segmento del film. Ma parlare di protagonista unico è forse riduttivo poiché il film, così come il libro, è sostanzialmente un'opera corale, in cui i vari personaggi interpretati da Halle Berry, Hugh Grant, Hugo Weaving, Jim Broadbent, Jim Sturgess e Susan Sarandon si incrociano più volte nel corso dei secoli, determinando un concatenarsi di azioni e reazioni in cui discorsi impliciti a base di reincarnazione si mescolano all'imprevedibilità del caso, portando però verso una soluzione costruita con sapienza da Mitchell, e che, stando a quanto dicono i Wachowski, il film cerca di rispettare.

Insomma, l'impressione è che i Wachowski abbiano ancora cercato una costruzione a più livelli, mettendoci dentro le proprie convinzioni filosofiche. Che poi è stata l'operazione che ha reso i due seguiti di Matrix poco riusciti e decisamente pesanti. Il film è previsto in uscita negli USA il 26 ottobre, mentre da noi dovrebbe arrivare il 13 gennaio 2013, ma è già stato presentato in anteprima al Toronto Film Festival, dove ha avuto recensioni tutto sommato positive. Questo nonostante la lunghezza, 164 minuti, e il fatto che il film sia R-Rated, cioé vietato ai minori di diciotto anni. Il che non dovrebbe impedirgli di recuperare i circa cento milioni di dollari spesi per la realizzazione, che sono persino pochi rispetto alla media dei blockbuster hollywoodiani.