Corti – Pacchetto Viola è un’originale iniziativa di Distribuzione Indipendente che, nel listino di quest’anno, presenta diversi “pacchetti” di cortometraggi, ognuno caratterizzato da un colore e volto a esplorare un particolare genere cinematografico. Il Pacchetto Viola, dedicato alla fantascienza e al thriller/horror, è composto da tre cortometraggi, Ultracorpo di Michele Pastrello, Pathos di Dennis Cabella, Marcello Ercole e Fabio Prati e La città nel cielo di Giacomo Cimini. La durata complessiva del pacchetto è di un’ora e mezzo circa. Il pacchetto sarà presentato nelle sale del circuito di Distribuzione Indipendente il 24 febbraio, ma noi abbiamo potuto assistere a una proiezione per la stampa e siamo dunque in grado di presentarvi una recensione del Pacchetto in anteprima. Il Pacchetto Viola sarà presentato in contemporanea on demand sulla piattaforma www.ownair.it, dove sarà possibile scaricare legalmente il Pacchetto e vederlo nelle 48 ore successive.

Ultracorpo

Genere: Thriller/Horror, Italia, 2011

Regia: Michele Pastrello; sceneggiatura: Michele Pastrello; con: Diego Pagotto, Felice C. Ferrara, Guido Laurjni, Elisa Straforini, Dimitri Da Dalt; durata: 29 minuti, giudizio: 3 su 5

Umberto (Diego Pagotto) è costretto a improvvisarsi idraulico per necessità economiche. In questa circostanza incontrerà un “diverso”, un ragazzo gay dagli atteggiamenti ambigui a cui deve riparare un lavandino. L’incontro scuote Umberto al punto da fargli credere che il ragazzo sia in realtà un mostro desideroso di ucciderlo, fino ad arrivare a un violento epilogo. Ultracorpo, per stessa ammissione del regista rivisitazione moderna de L’invasione degli Ultracorpi di Don Siegel, finisce per divenire una denuncia contro l’omofobia, ma allo spettatore resta fino alla fine il dubbio che la storia a cui ha assistito possa essere più horror che thriller, perché a volte il confine tra naturale e sovrannaturale è davvero labile. Il corto ha partecipato Festival Internazionale del Cinema Fantastico Puchon e al Fantasy Horror Award. 

Pathos

Genere: Fantascienza, Italia, 2009

Regia: Dennis Cabella, Marcello Ercole, Fabio Prati; sceneggiatura: Dennis Cabella, Marcello Ercole, Fabio Prati; con: Fabio Prati, Grant Mountjoy, Daniele Gatti, Silvia Quarantini, Giorgio Viaro; durata: 17 minuti; giudizio: 2 su 5

In un futuro post apocalittico in cui la Terra si è progressivamente trasformata in un deserto inospitale, l’immaginazione è diventata l’unica risorsa per l’umanità, quasi una droga. Nei 17 minuti del corto assistiamo al dramma di un anonimo protagonista, interpretato da Fabio Prati, che, non avendo più crediti a disposizione, si vede privato dell’erogazione dei sogni e poi dei cinque sensi fino a ridursi a una larva e andare incontro a un destino di morte. Nel corto si respira un’atmosfera di “risveglio” alla Matrix per scoprire una realtà deludente in cui persino sognare i colori di una farfalla è proibito. Buona l’interpretazione di Prati, non convince fino in fondo lo scenario post apocalittico ricostruito e la neppure troppo velata denuncia all’umanità che insterilito il pianeta in nome del denaro, che sa di già sentito. Pathos ha preso parte alla selezione ufficiale dello Short Film Corner 2009 del Festival di Cannes e alla selezione ufficiale come miglior film per il David di Donatello 2009.

La città nel cielo

Genere: Fantascienza, Italia, 2009

Regia: Giacomo Cimini; sceneggiatura: Leonarzo Rizzi e Giacomo Cimini; con: Valentina Izumi, Massimo Triggiani, Stefano Fresi, Taiyo Yamanouchi; durata: 27 minuti; giudizio: 4 su 5

La città del cielo è meta e miraggio del clone Quinto, che nel tentativo di sfuggire all’uomo da cui è stato creato, approda in una pensione gestita da un transessuale con il figlio tossicomane. Nella sua stanza, a sorpresa, incontra Ai, un(a) droide che dovrebbe “intrattenere” i clienti ma, per un difetto di fabbricazione si rifiuta di andare a letto con loro e vive sotto la minaccia della disattivazione. La speranza può germogliare anche in una realtà in cui l’aria è irrespirabile e sono necessarie maschere antigas, perché se pure Ai e Quinto non riusciranno a raggiungere la loro città del cielo continueranno a sapere che esiste. A un’ambientazione non proprio originalissima si unisce una storia semplice che parla di sogni e di caratteri che pur incontrandosi in circostanze particolari si “trovano” per sempre. Ottimo il cast. Una curiosità: il corto, presentato nel 2009 come special event alla Mostra del Cinema di Venezia, uscito a gennaio 2010 su iTunes è rimasto per tre mesi terzo nella classifica dei film più visti dietro Avatar e Iron Man.