Rod Serling ha dato una fenomenale spinta alla fantascienza, contribuendo a farla uscire dalla ristretta cerchia del fandom più duro e puro. E ora avrà un film tutto per lui. 

Il newyorchese Serling (1924 – 1975) è l’ideatore e l’anima di Ai confini della realtà (libera traduzione del titolo inglese The Twilight Zone), la serie che ha sdoganato il genere agli occhi del grande pubblico, raccontando in cinque fenomenali stagioni (dal ’59 al ’64) le storie di gente ordinaria che viene a contatto con eventi straordinari. A scrivere le sceneggiature autori come Ray Bradbury e Richard Matheson, anche se lo stesso Serling ci metteva del suo (e conservava gelosamente il timone creativo, oltre a comparire in ogni episodio per introdurre l'argomento e per anticipare i contenuti dell'episodio successivo). Quattro anni dopo la chiusura della serie, l’altro grande colpo della sua carriera: la sceneggiatura di Il pianeta delle scimmie, pellicola che a sua volta ha segnato l’immaginario collettivo non solo in ambito fantascientifico.

Di certo non manca materiale per un lungometraggio biografico. Sterling ha avuto una vita intensa: paracadutista e poi soldato semplice nel Seconda Guerra Mondiale sul fronte Pacifico (ma lui, da ebreo, voleva combattere in Europa), una breve carriera da boxeur durante il servizio militare (pare fosse parecchio aggressivo sul ring), una prima esperienza lavorativa il radio e poi il grande salto in televisione alla corte della CBS (per Ai confini della realtà) e poi della NBC (per il successivo Night Gallery, in italiano Mistero in galleria).

Nella sua esperienza televisiva conservò qualcosa dello stile con cui menava le mani, dal momento che la carriera è contrassegnata da un perenne tira e molla con la censura e gli sponsor, spesso turbati dai suoi testi scomodi e controversi perché pieni di affermazioni politiche, etniche e sociali forti contro la guerra, le ingiustizie sociali e le diseguaglianze razziali. Tutto questo è ora destinato a diventare un film con la benedizione della vedova Serling, co-produttrice insieme a Andrew Meieran (sua l’imminente commedia Highland Park con Danny Glover). La sceneggiatura è affidata a Stanley Weiser, che ha firmato Wall Street (1987), Wall Street: il denaro non dorme mai (2010) e W. di Oliver Stone (2008). Al momento non è stata fissata una data d’uscita.