Un altro personaggio creato dalla DC Comics arriva sul grande schermo e lo fa con un film più incentrato sulla commedia che sull'elemento eroico o epico.

Una scelta che, come conseguenza, ha quella di dare vita a un ritratto 'scapestrato' di Hal Jordan, collaudatore di aerei un po' irresponsabile che non riesce a diventare meglio di quanto è a causa del ricordo della morte del padre pilota durante un collaudo che sembra 'bloccarlo' nei momenti più importanti della sua vita.

Fino a quando, un giorno, una Lanterna Verde morente dopo uno scontro con un nemico apparentemente invincibile, arriva sulla Terra per scegliere il suo successore tramite un anello portatore dell'antica energia della volontà: l'oggetto va a selezionare proprio Hal Jordan cui, così, tocca il più importante onore che si possa avere nell'universo: diventare un membro dei guardiani dell'Universo conosciuti come le Lanterne Verdi.

Il fatto che appartenga a una specie poco evoluta come gli esseri umani lascia perplesso Sinestro, il capo del gruppo di eroi intergalattici al punto da fargli pensare che l'anello, per la prima volta dalla notte dei tempi, possa essersi addirittura "sbagliato"... Toccherà dunque ad Hal Jordan smentire questo timore e fare in modo che la più grande crisi mai vissuta dall'universo per colpa del potentissimo Parallax si risolva nella maniera più spettacolare e possibile.

Green Lantern è un supereroe volutamente improbabile con Ryan Reynolds che enfatizza l'elemento sexy e un po' pasticcione di questo bel ragazzo che non ha mai, però, saputo chiudere i conti con il passato. La bellissima Blake Lively e la battaglia con un nemico innamorato della stessa donna portato sullo schermo da Peter Sarsgaard farà sì che Jordan comprenda come l'unica maniera per superare ogni paura sia il coraggio e la volontà il cui colore è il verde. 

Il trionfo della volontà è quello cui aspirano tutte le Lanterne Verdi che presidiano al bene e al futuro dell'intero universo.

Green Lantern è un supereroe intergalattico e il film enfatizza l'elemento fantascientifico portando lo spettatore in altri mondi, resi al meglio da un 3D interessante, ma non determinante alla riuscita del film.

Più vicino a Iron Man che al Cavaliere Oscuro, questo supereroe di maniera, che mostra compiaciuto i suoi superpoteri alla sua donna e a al suo amico come se fossero cose molto 'fighe' è un personaggio "gigione" da commedia estiva con tutti gli ingredienti giusti per un pop corn movie scacciapensieri i cui difetti principali, almeno che abbia davvero senso menzionarli, sono la durata eccessiva e una sceneggiatura confortevolmente prevedibile dove tutto accade secondo copione e dove sono rari i momenti davvero coinvolgenti sul piano emotivo.

Del resto il fondato sospetto che il film sia venuto esattamente come voleva originariamente la produzione sta nel massiccio uso di effetti speciali e in un copione che punta a rendere il bel Reynolds ancora più sexy e simpatico.

Diretto da Martin Campbell, regista inglese molto tecnico dei film di Zorro con Antonio Banderas e del Casino Royale con Daniel Craig, Lanterna Verde è più un film d'azione che una pellicola meditata sui supereroi. Figlia non di una visione da cinema d'autore, ma di una progettazione caratteristica di quello commerciale, questa pellicola diventa una spettacolare cavalcata tra mondi lontanissimi e razze sconosciute, raccontate più con un'illustrazione da cartolina che attraverso una narrazione coinvolgente e misteriosa. 

Tutto viene dato per scontato, così come l'evoluzione psicologica e il finale inevitabilmente prevedibile. Fortunatamente il carisma di Reynolds e il fascino della Lively, uniti a molti momenti ricchi di uno humour un po' demenziale, ma efficace, rendono la visione comunque divertente di quello che resta un film leggero da cui era lecito attendersi molto di più sul piano dei contenuti.

Peccato. 

Forse, si sarebbero potuti sfruttare di più alcuni elementi interessanti come il personaggio dell'alieno che sceglie Jordan come suo successore. Sacrificare l'epica del passaggio di consegne di poteri inimmaginabili per qualche battuta e per una serie interminabile di effetti visivi non sembrerebbe essere stata, in fondo, una scelta saggia in quanto la storia di Lanterna Verde ha così un qualcosa di eccessivamente "meccanico". 

Una considerazione che, alla fine, lede il risultato di un film comunque piacevole che anticipa senza dubbio le potenzialità cinematografiche di questo personaggio, a patto che la sceneggiatura di un eventuale prossimo capitolo, sia il vero cuore del film rispetto agli effetti visivi e agli inseguimenti mozzafiato, forse, ma decisamente deja vu.