Sembra che chi ha avuto la possibilità di visionare il film e chi forse vi appare come attore (ma forse no) sia comunque molto contento del lavoro finora svolto. Nel primo caso parliamo di Kevin Smith e nel secondo di Greg Grunberg.

Ma procediamo con ordine.

Kevin Smith (registra di Clerks, Dogma e altri film; sceneggiatore del fumetto di Daredevil), ha avuto l'occasione nella recente San Diego Comic-Con (dove presentava il suo prossimo film Zack and Miri Make a Porno) di visionare (in compagnia del regista di Watchmen Zack Snyder) una versione preliminare del film diretto da JJ Abrams, privo quasi completamente degli effetti speciali.

E ne è rimasto molto contento.

Intanto afferma che la scelta coraggiosa di usare i personaggi della serie classica, ma in versione "Muppet Babies" (parole sue) funziona grazie alla bravura di sceneggiatori e attori.

Kevin Smith i piedi per terra non li ha quasi mai. Comunque Star Trek XI gli è piaciuto.
Kevin Smith i piedi per terra non li ha quasi mai. Comunque Star Trek XI gli è piaciuto.
Per quanto riguarda Chris Pine dice che il suo Capitano Kirk non assomiglia a William Shatner, ma è senza alcun dubbio il Capitano Kirk. Possiede tutti i tratti del personaggio senza copiare  la recitazione precedente. Non contraddice nulla di quanto c'è già stato in Star Trek finora, ma ci convive alla perfezione. Ha fatto un ottimo lavoro.

Complimenti poi anche per Simon Pegg (Scotty). Pur non dicendo molto Smith ha rivelato che i personaggi entrano nel film uno alla volta, in modo da abituare lo spettatore e che Scott è l'ultimo, ma che è perfetto, compreso l'accento.

Nel frattempo Greg Grunberg (Matt Parkman in Heroes) senza poter rivelare se alla fine apparirà nel film oppure no, se nel ruolo di un membro della sicurezza nella sua uniforme di colore rosso oppure no, se muore subito oppure no (come in Lost), e neppure se ha visto la parte girata del film; però ha comunque affermato di essere molto eccitato per Star Trek XI e che non vede l'ora di vedere il film perché sarà davvero incredibile.

Non potendo leggergli nella mente, non possiamo che provare a leggere tra le righe di quello che dice.