Non è che il futuro di True Blood fosse così limpido. Almeno questa era la nostra impressione dopo aver visto il pre-air del primo episodio, alcuni mesi fa. E non per la qualità della serie, una spanna superiore alla media soprattutto per il genere fantastico-vampiresco in cui si colloca, o forse proprio per quello: avevamo proprio qualche  preoccupazione che rete e pubblico potessero non reggere una serie così spregiudicata, così "da adulti" anche se collocata in genere normalmente usato per fasce adolescenziali.

Il risultato di audience di True Blood non è stato stratosferico, ma comunque di ottimo livello. Quattro milioni di spettatori per il primo episodio, contati sommando le varie repliche nel corso della settimana. Ma ciò che ha convinto la HBO, che produce e trasmette la serie, è stato l'incremento di ascolti del 24% al secondo episodio. Sulla base di questi risultati il canale ha subito confermato il rinnovo della serie per una seconda stagione.

Da notare che la stessa progressione, con un secondo episodio molto più visto del primo (cosa in genere molto rara), l'ha avuta in questi giorni anche Fringe di JJ Abrams. Le due serie sono accomunate dal fatto di aver distribuito in rete (in modo più o meno volontario) un "pre-air" dell'episodio pilota per testare la reazione del pubblico.

True Blood vanta ben due premi Oscar, il creatore della serie Alan Ball (oscar per la sceneggiatura di American Beauty) e Anna Paquin, Oscar come attrice non protagonista in Lezioni di piano, a soli undici anni; qui interpreta la protagonista Sookie Stackhouse, una cameriea con la capacità di sentire i pensieri delle persone. Tra i non moltissimi ruoli interpretati dalla giovanissima Paquin (è nata nel 1982) c'è quello di Rogue nei tre film della serie X-Men.

Tra gli altri interpreti della serie Stephen Moyer nella parte del vampiro Bill, mentre Ryan Kwanten è il fratello di Sookie.

La serie è tratta dai romanzi di Charlaine Harris, Finché non cala il buio e seguiti, e segue la storia anche abbastanza fedelmente. L'idea alla base della serie è che l'invenzione di un tipo di sangue sintetico, denominato true blood, ha permesso ai vampiri di venire alla luce e di convivere con gli esseri umani, senza più necessità di mordere gli altri per sopravvivere: ora anche per loro è sufficiente entrare in un qualsiasi supermercato per acquistare confezioni da sei bottiglie di true blood.

I libri della serie di Sookie Stackhouse sono pubblicati in Italia da Delos Books nella collana Odissea Vampiri.