Un romanzo postumo della grande scrittrice Marion Zimmer Bradley scritto sui suoi appunti.

Prima di morire, nel 1999, la grande scrittrice Marion Zimmer Bradley ha fatto ai suoi lettori un ultimo, grande regalo lasciando il compito a Deborah J. Ross, anch’essa scrittrice e collaboratrice della Bradley, di terminare alcune sue opere appena iniziate, oppure abbozzate. Da questa collaborazione è nata la trilogia Clingfire composta dal presente romanzo La caduta di Neskaya (The fall of Neskaya), e dai  successivi  Zandru's Forge (2003) e A Flame in Hali (2004).

La scrittrice è famosa in tutto il mondo per la sua copiosa produzione di racconti, romanzi e per moltissimi anni ha selezionato i migliori racconti di “heroic fantasy” raccogliendoli in una serie di antologie che avevano un notevole seguito di lettori. Ha scritto ininterrottamente per quasi cinquant’anni. Alcuni suoi racconti risalgono al 1952. In Italia un suo primo racconto apparve nel 1955 (Sostituzione Centauriana d'infante - collana Fantascienza Garzanti n. 5) ma poi si e' dovuto  attendere il 1972 per leggere un suo romanzo (Il drago di bronzo - Urania n. 595) e infine il 1982 per "scoprire" Darkover per merito della Editrice Nord che pubblicò il romanzo L'erede di Hastur, dove il lettore scopriva questo pianeta, la storia del naufragio di un gruppo di coloni terrestri che nel corso dei secoli imparò ad usare le "pietre matrici". Su questo pianeta e sui poteri dei loro abitanti poi la Bradley scrisse un lunghissimo e sempre interessante ciclo. Ha scritto anche la serie di Avalon e poi quelle di Claire Moffatt (Dark Satanic; The Inheritor e Witch Hill);  Hunters - con il fratello Paul Edwin Zimmer - (Hunters of the Red Moon e The Survivors); Witchlight (Ghostlight;

Witchlight; Gravelight; Heartlight), solo per citarne alcune.

In questa trilogia, che si svolge sempre su Darkover, l’azione si sposta nel passato, alle Ere del Caos e inizia con la ribellione degli Hastur e la caduta di Neskaya.

Dalla quarta di copertina: Sul misterioso pianeta Darkover, nella tormentata e bellicosa Era dei Cento Regni, Castel Verdanta è in rivalità con i nobili vicini, come da tempo immemorabile. Ma le regole consuete paiono sospendersi quando, un mattino d’estate, il castello si risveglia al suono delle campane d’allarme: il fumo si alza in cielo fino a oscurare il Sole Rosso e le fiamme divampano tutt’attorno. Un terribile incendio devasta il territorio di Verdanta, e solo quando ormai tutto sembra perduto il fuoco viene domato, grazie all’inopinato intervento di uno sconosciuto: un laranzu della Torre di Neskaya di nome Rumail. Questi, inviato dal fratellastro Damian Deslucido, re di Ambervale e Linn, per proporre un’alleanza a Beltran Leynier di Verdanta, convince il nobiluomo a mandare il figlio adolescente Coryn presso la Torre di Tramontana, dove il ragazzo sarà sottoposto ad anni di duro addestramento per sviluppare i suoi talenti laran. Coryn lascia dunque la sua casa senza sospetti: non può sapere infatti che non rivedrà più né il padre né la sorellina Kristlin, vittime di un’epidemia scatenata dal losco laranzu di Neskaya, e che la sua terra cadrà nelle mani di Deslucido. I due hanno concepito un piano per riunificare Darkover sotto la loro egemonia, e per realizzarlo non si fanno scrupolo di seminare morte e distruzione sul pianeta, vanificando i fragili progressi dalle Ere del Caos... Proprio contro questi spaventosi avversari, dunque, Coryn dovrà mettere alla prova i suoi poteri.

La caduta di Neskaya  di  Marion Zimmer Bradley e Deborah J. Ross (The Fall of Neskaya, 2001), traduzione di Maria Cristina Pietri, Longanesi & C., collana La Gaja Scienza 816, pag. 505, euro 18,60.