X-Men III Conflitto finale, terza cineavventura dei supereroi dei fumetti Marvel, è sugli schermi di tutto il mondo e le reazioni dei critici del paese d’origine sono stavolta molto più divise che nei due casi precedenti. Dalle prime reazioni sembra che il cambio di regista non abbia particolarmente giovato. Come noto Bryan Singer, che aveva diretto i primi due, si è dedicato ultimamente al rilancio di Superman e ha lasciato il compito di regista a Brett Ratner. Sull’Hollywood Reporter M. Rechtshaffen sottolinea che “Brett Ratner ha preso in mano le redini e sebbene nel film non manchino momenti sorprendenti a base di effetti speciali il ‘fattore X’ appare considerevolmente diminuito in assenza di Bryan Singer”. R. Ebert del Chicago Sun Times vi ha trovato riferimenti alla presente situazione politica americana e, sebbene con qualche riserva, dice di avere apprezzato la pellicola nel suo complesso: ”Mi è piaciuta l’azione, l’assurdità e mi è piaciuto l’uso, anche incongruo, dei superpoteri dei mutanti e in particolare mi è piaciuto il modo in cui introduce tutte le tematiche politiche e poi le fa combattere a colpi di effetti speciali.” Su Newsday J. Stuart ha accolto molto favorevolmente il film: “Una dimostrazione della buona fattura e della serietà d’intenti con i quali i primi due X-Men erano stati fatti e tutti i protagonisti principali sono tornati per questo minaccioso round, che comunque perde un po’ in importanza, complessità e robustezza essendo il più corto della trilogia.” Per J. Morgenstern del Wall Street Journal invece questo terzo film è, “sorpresa sorpresa”, anche meglio dei primi due “avendo spostato il franchise dall’essere piuttosto buono, sebbene scarsamente ispirato, all’enormemente godibile.” Opinione in contrasto con quella di A. Hornaday del Washington Post che invece rimpiange Singer in quanto il nuovo regista non sarebbe riuscito a rendere giustizia ai personaggi della serie, facendo un po’ un pasticcio con la storia e puntando invece tutto su azione e muscoli. Anche L. Lumenick del New York Post rimpiange Singer e scrive che X-Men Conflitto finale “non è che sia orrendo ma Ratner non ha la sottigliezza e l’abilità che aveva Singer nel navigare chiaramente tra le varie storie dei personaggi.” Per M. Dargis, del NY Post, invece tra i due registi non è che ci sia una grande differenza e questo terzo film appare molto simile in termini visivi e come funzionamento al primo, “sebbene forse con più rumore e azione e un po’ meno tristezza”. Complessivamente il “pomodorometro” del sito specializzato Rotten Tomatoes regista un 52% di recensioni dei critici al di sotto della sufficienza, con un voto medio di 5.8/10. Molto più benevoli nel loro giudizio sono invece gli utenti registrati del sito, il 73% dei quali ha accolto favorevolmente il film con una media niente male di 6.9/10, un giudizio che pare condiviso anche dagli utenti registrati dell’Internet Movie Database che danno un voto medio anche più alto, 7.4/10.