Cosmos 1 avrebbe dovuto dimostrare l'applicabilità della cosiddetta vela solare attraverso un'esibizione di volo controllato. Le vele solari, progettate per essere spinte dalla pressione della luce solare, sono uno dei potenziali sistemi di propulsione che un giorno potrebbero essere adottati serialmente per il volo interplanetario, permettendo alle navette di raggiungere progressivamente alte velocità in maniera da colmare anche grandi distanze. L'esperimento pianificato per vedere il meccanismo all'opera nel suo ambiente di utilizzo, lo spazio, ha però subito un brusco arresto subito dopo il lancio, nelle gelide acque del Mare di Barents, dove il sottomarino nucleare si era portato nella giornata di lunedì. Il razzo Volna che avrebbe dovuto mettere il veicolo in orbita ha subito un guasto 83 secondi dopo il lancio, appena prima della mezzanotte tra il 20 e il 21 giugno.

Vyacheslav Davidenko, portavoce dell'agenzia russa, ha dichiarato che "il guasto al razzo ha comportato la perdita del veicolo a vela". Il Ministero della Difesa avrebbe avviato le ricerche per recuperare il vettore e la piccola sonda. Gli scienziati americani hanno espresso la possibilità di risalire attraverso i segnali ricevuti alla posizione esatta del veicolo, il cui costo si aggira sui 4 milioni di dollari. Una commissione governativa investigherà le ragioni potenziali dietro la disfunzione al primo stadio del razzo, ha detto Davidenko. Anche i precedenti tentativi di provare sul campo i veicoli a vela erano falliti. Nel 1999, la Russia lanciò un esperimento simile incentrato su un dispositivo fotoriflettente dalla stazione spaziale Mir, ma il meccanismo di spiegamento ebbe un guasto e il veicolo bruciò nell'atmosfera. Due anni dopo, i russi ci provarono ancora, ma il dispositivo mancò lo sganciamento dal booster e anche allora si incenerì nell'atmosfera. Il progetto fallito lo scorso 21 giugno coinvolgeva l'istituto di ricerca Lavochkin, che ha realizzato il veicolo con i finanziamenti di una organizzazione affiliata alla U.S. Planetary Society. Cosmos 1 pesava circa 110 chilogrammi ed era previsto il suo ingresso in orbita ad una quota di circa 800 chilometri. Otto estensioni lunghe 15 metri avrebbero dovuto spiegarne le vele, estendendo una superficie riflettente complessiva di oltre 600 metri quadrati. Le vele avrebbero dovuto essere controllabili in modo da riflettere la luce del sole in direzioni diverse, permettendo al veicolo di effettuare manovre. La permanenza operativa di Cosmos 1 nello spazio avrebbe dovuto protrarsi per almeno un mese. Gli auspici del lancio - ricodiamo la scelta simbolica della data, in coincidenza del solstizio d'estate - ha frustrato le speranze dei pionieri dello spazio.