Cosi come Pulp Fiction è stato la summa e il rilancio del genere hard boiled, Kill Bill Volume 1 segna la celebrazione della fascinazione per il cinema degli anni Sessanta e Settanta legato a Bruce Lee, ai samurai e - in maniera più colta - ai lavori di Akira Kurosawa e a quelli di Sergio Leone. In uscita il 24 ottobre con il primo capitolo e il prossimo febbraio con il secondo, Kill Bill è il film che tutti speravamo Quentin Tarantino fosse ancora in grado di realizzare nonostante il passo falso di Jackie Brown. Un capolavoro di regia e montaggio che - tra ammazzamenti, squartamenti e galloni di sangue - mostra in tutta la sua bellezza il fascino irresistibile e incomparabile di Uma Thurman diventata così un'altra volta un'icona di carisma e fascino per Tarantino dopo Pulp Fiction. La storia è quella di una donna che conosciamo solo attraverso i due soprannomi: la sposa, perché così trovata dalla polizia di El Paso sulla scena di un massacro in una chiesa. Black Mamba, quando dopo quattro anni di coma, la vediamo tornare 'al lavoro' per vendicarsi delle ex compagne della Squadra di attacco delle vipere che hanno cercato di ucciderla, arrivando addirittura a spararle in testa. Ma la sposa è sopravvissuta e adesso è tornata per vendicarsi. Volata a Okinawa da un maestro d'armi enigmatico che le ha costruito una spada meravigliosa, la donna si scrive una lista di cinque nomi di persone da uccidere. L'ultimo nominativo è quello di Bill, il suo ex capo che ha dato l'ordine alle altre ragazze di farla fuori.

Kill Bill è un film fantastico nei toni e nei modi dove filosofia spicciola e arti marziali, sensualità e violenza stilizzata si fondono in un unico tessuto narrativo che tra flashbacks e continui rimandi fa di questa pellicola uno dei film più interessanti degli ultimi anni, in cui il talento autoriale di Tarantino sta nel diluire e nel plasmare immagini e suggestioni altrui provenienti da qualcosa di già visto che il regista decostruisce e inventa nuovamente secondo una sensibilità molto moderna e al limite della schizofrenia.

In attesa del secondo e conclusivo capitolo, si può dire con soddisfazione e sollievo che Kill Bill è una sorpresa che si mantiene all'altezza delle aspettative da parte del pubblico. Questo perché con il suo gusto per il racconto, l'utilizzo dei Manga per descrivere il passato di una delle protagoniste interpretata da Lucy Liu e le incredibili battaglie sostenute dalla 'Sposa', il film si rivela un impasto geniale di generi e stili diversi, riuniti dalla sensibilità estrema di Quentin Tarantino.