Sono stati annunciati ieri i finalisti agli Emmy 2020, i premi per la televisione assegnati dalla Television Academy. Una cosa va detta, soprattutto se si parla del numero di nomination raccolte da una serie: le categorie degli Emmy sono una valanga. Sono 44 solo le categorie principali, alle quali si aggiungono 77 categorie tecniche. È chiaro così che non è una cosa incredibile che una serie raggiunga le venti nomination.

Le categorie principali in particolare sono distinte per serie brillanti, serie drammatiche, miniserie, reality, corti, varietà, e lo stesso vale per molte categorie tecniche. Quale sia esattamente il senso di distinguere un premio per il missaggio del sonoro tra le serie di mezz'ora e quelle di un'ora è difficile spiegarlo, se non forse con l'intento di premiare più gente possibile.

Watchmen

Come sia, quest'anno la serie che ha raccolto più candidature è stata una serie di fantascienza, Watchmen di Damon Lindelof. Serie di altissimo livello (come il fumetto da cui è tratta) e che, proprio nei minuti iniziali del primo episodio, offre una delle rarissime (forse l'unica) rappresentazione filmica della strage razzista di Tulsa del 1921, un episodio spaventoso quasi cancellato dalla storia nel quale la parte della città abitata da neri fu bruciata e molti abitanti uccisi con la complicità delle forze dell'ordine. Questo "primato" storico di Watchmen probabilmente è già sufficiente a giustificare l'accoglienza agli Emmy.

Watchmen raccoglie praticamente nomination in tutte le categorie dedicate alle miniserie (anche più di una per categoria: tre per la regia, tre per l'editing a camera singola, tre per l'attore non protagonista).

The Handmaid's Tale

Dieci candidature per The Handmaid's Tale, incluso quello per la miglior serie drammatica e attore e attrice non protagonista (Bradley Whitford e Samira Wiley).

The Mandalorian

Ben quindici candidature per la serie di Star Wars The Mandalorian. Miglior serie drammatica, scenografia, fotografia, e attore ospite per Giancarlo Esposito.

Star Wars porta a casa anche una nomination per il miglior programma per ragazzi con Star Wars Resistance.

Star Trek

Poco riscontro per l'ottima serie Star Trek Picard, che ottiene cinque candidature ma tutte tecniche, alle quali se ne aggiunge una per la categoria corto agli Short Treks.

Stranger Things

Otto nomination per la serie weird ambientata negli anni Ottanta, Stranger Things. Importante quello per la serie drammatica, tecnici gli altri.

Westworld

La serie di Jonathan Nolan e Lisa Joy Westworld raccoglie anche quest'anno numerose nomination, undici, tra cui attore non protagonista (Jeffrey Wright) e attrice non protagonista (Thandie Newton).

Altre serie di fantascienza

Black Mirror solo una (attore ospite in serie drammatica);

The Boys solo una (montaggio audio serie drammatica);

Carnival Row tre (costumi serie sci-fi, design dei titoli, tema musicale);

Homecoming una (fotografia);

Lost in space una (effetti visivi);

Mr. Robot una per la "interactive extension" di un programma;

The Plot Against America solo una ma pesante (miglior serie drammatica);

Space Force porta a casa quattro candidature tecniche;

Tales fron the Loop due, fotografia ed effetti visivi.

La guerra delle piattaforme

Quest'anno Netflix domina superando anche HBO: 160 nomination, contro le 107 del concorrente via cavo. Nettamente distaccati tutti gli altri.

Al terzo e quarto posto due reti televisive, NBC e ABC (47 e  36), seguite dalla pay-tv via cavo FX. Amazon Prime Video solo sesta, perdendo varie posizioni rispetto all'anno scorso. Seguono Hulu e CBS, poi si fanno vedere due new entry, Disney+ e Apple TV+.

Elenchi completi su https://www.emmys.com/awards/nominees-winners.