Per un breve periodo era sembrato quasi che fosse arrivata l'erede di Killjoys, Vagrant Queen, basata sul fumetto omonimo di Magdalene Visaggio.

Lanciata il 27 marzo su Syfy (già specializzato nel cancellare The Expanse), Vagrant Queen era un misto di puro divertimento, avventura, cospirazioni, un pizzico di mistero e una quantità di allegri omicidi che avrebbero fatto sfigurare Game of Thrones, il tutto senza mai prendersi sul serio, un po' in stile Killjoys anche se con un budget decisamente più basso.

La storia

Per chi ancora non la conoscesse, come ci tenevano a sottolineare ogni volta i titoli di testa, la serie era ambientata in una galassia che non era la nostra (anzi, era molto lontana, praticamente la Terra non la conosce quasi nessuno) e raccontava la storia di Elida (Adriyan Rae), una cercatrice e venditrice di parti di astronave che in realtà era la principessa in fuga da un regno galattico in cui l'abbastanza delirante comandante Lazaro (Paul du Toit) aveva deciso che le monarchie erano sbagliate e il potere doveva andare al popolo. Poi avrebbe passato i seguenti quindici anni nel cercare ossessivamente la suddetta Elida, la quale viaggiava con il poco affidabile umano Isaac (Tim Rozon, Wynonna Earp, di cui sta per arrivare la stagione quattro), il quale era arrivato per sbaglio in questa galassia e da cinque anni stava cercando senza successo di tornare indietro. A loro poi si univa Amae (Alex McGregor) aliena meccanico senza la quale, diciamolo, sarebbero tutti morti in dieci minuti.

Ma Lazaro veniva a conoscenza di un antico e potente artefatto, in grado di dare il controllo totale sulle persone, prima solo alcune, poi, una volta completato, l'intera galassia e poi anche più in là. Insomma Lazaro diventava quello che più odiava. Nel concitato finale di stagione Elida faceva una scoperta inaspettata, che però spalancava le porte a un cliffhanger galattico, che avrebbe coinvolto anche il nostro pianeta.

La notizia

Dopo la sua conclusione il quattro giugno scorso con il decimo episodio intitolato All Old Things Must Pass: Part 2, non ci sarebbero più state notizie sul futuro della serie, almeno fino 26 giugno, quando The Hollywood Reporter avrebbe annunciato la cancellazione della serie. A nulla era valsa la quarantena che teneva la gente incollata allo schermo: Vagrant Queen aveva registrato solo 417,000 spettatori e ancora meno nella fascia 18-49 anni, 131,000. Anche se il canale aveva tentato di darle una chance spostando la serie dal venerdi (che rimane pur sempre la famigerata death slot, dove i telefilm vanno a morire), al giovedi alle 23 (la serie era allegramente molto piena di sangue, teste e arti mozzati) e c'era stato un guadagno nei rating, la serie finiva lo stesso con l'essere quella meno vista del canale, da cui la decisione di cancellarla.

La dichiarazione

La showrunner della serie Jem Garrad ha poi postato un suo annuncio su Twitter:

Ai miei cari vagabondi [gioco di parole col titolo] mi dispiace annunciare che Syfy non rinnoverà Vagrant Queen. mi dispiace, vorrei avere migliori notizie da condividere.

La showrunner passa poi a ringraziare di cuore il cast, la crew, gli sceneggiatori e i fan concludendo con

Con amore e laser, Jen.

Malgrado i rating, la serie aveva ricevuto ben il 100% di recensioni positive su Rotten Tomatoes e l'80% da parte del pubblico (a dimostrazione di quanto sia utile) ed era stata lodata per avere un team di sceneggiatrici solo al femminile, per la diversità del casting e per avere una protagonista nera il cui personaggio era anche gay. The Hollywood Reporter sottolinea anche come Syfy negli ultimi tempi stia riducendo gli investimenti nelle serie tv, chiudendo un po' per volta tutte quelle in corso, anche se sono in arrivo la sit-com fantascientifica Resident Alien con Alan Tudyk (Firefly), la serie basata nientemeno che su Chucky la bambola assassina, la serie Day of Dead, omaggio agli zombie di George Romero e The Surrealtor, storia di un gruppo di agenti immobiliari specializzati nel vendere case stregate e terrificanti, tutte serie a basso budget.

A questo punto, forse a parte la serie con Alan Tudyk che potrebbe avere una chance per il protagonista, fidarsi di Syfy sta diventando una sfida.

Voi, avete visto la serie, avreste voluto la seconda stagione?