Malgrado Terminator: Destino oscuro abbia dimostrato che i reboot hanno, per usare un termine tecnico, stufato, non di meno se una major vede un calo negli incassi di un franchise conosce solo un sistema: premere il tasto reboot, a volte più radicale, a volte in modo soft, ovvero riconoscendo il passato ma evolvendosi verso nuove direzioni (come Jurassic World per intenderci). La saga dei Transformers si andrà a situare a metà tra i due mondi.

Bumblebee

Con un budget di 135 milioni e un incasso di 437 nel mondo, ma soprattutto le lodi di pubblico e critica, il prequel in assolo di Bumblebee con l'astro nascente Hailee Steinfeld (Dickinson su Apple TV+) e John Cena, aveva dimostrato quello che il produttore della saga Lorenzo di Bonaventura aveva anticipato poco tempo dopo il mancato successo di Transformers: L'ultimo cavaliere, perché non si può parlare di vero flop, 605 milioni nel mondo contro un budget di 217, per una saga abituata a incassi miliardari: il pubblico voleva qualcosa di più di esplosioni gigantesche e azione forsennata.

Ed ecco arrivare il regista Travis Knight, celebrato per il suo film in animazione Kubo e la spada magica, capace di dare a Bumblebee quel qualcosa in più che avrebbe fatto la differenza.

Soft Reboot

Nella giornata di ieri è arrivata la notizia dal sito We Got This Covered, il quale cita le loro classiche fonti interne che avevano già fornito informazioni poi rivelatesi reali: La Paramount e di Bonaventura hanno in programma un soft reboot della saga, ma non nel solco tracciato da Jurassic World: la storia proseguirà sì, ma a partire da Bumblebee (di cui è previsto un sequel), il quale ovviamente si riunirà con gli altri Autobot.

Secondo il sito la storia sarà ancora ambientata (come il film sul robot-maggiolino) negli anni ottanta, vedrà il ritorno di Hailee Steinfeld, il cattivo sarà di nuovo Megatron, mentre i film di Michael Bay e il cliffhanger dell'ultimo capitolo saranno ignorati.

Bayhem

È così che viene definito il caos in stile Michael Bay (Bay-Mayhem) e in una intervista con Collider di Bonaventura ha raccontato le due differenti reazioni avute dal pubblico dopo l'uscita di Bumblebee, la prima era stata che gli spettatori avevano apprezzato la possibilità di conoscere meglio i personaggi, con un film relativamente più intimista rispetto agli altri. Da questo aveva appreso la lezione da applicare nelle future produzioni, più spessore e meno esplosioni.

Poi però arrivata anche l'altra campana:

Però sà, dopo aver visto Bumblebee, avrei voluto che ci fosse un po' più di Michael Bay.

Così il produttore ha assicurato che troveranno un perfetto equilibrio tra il bayhem e lo spessore narrativo.

Non ci sono ancora date relative al nuovo ritorno dei Transformers, ma voi che ne pensate, in questo caso un reboot era necessario?