Dopo la trilogia Luna di Ian McDonald, già pubblicata su Urania Jumbo (nn. 3-5-6), dopo I canti di Hyperion, prima parte della quadrilogia di Dan Simmons, dopo il sorprendente Binti di Nnedi Okorafor, alle corpose edizioni (non a caso sono state battezzate Titan Edition) della collana Oscar Fantastica si aggiunge Ancillary. Trilogia Imperial Radch di Ann Leckie.
I primi due episodi della saga erano già stati pubblicati da Fanucci tra il 2014 e il 2015, e gli appassionati di space opera, perciò, hanno dovuto attendere quattro anni per l’ultimo capitolo. In realtà, alla fine del 2017, a questo intricato puzzle spaziale si è aggiunto un altro tassello, l’autrice infatti ha dato alle stampe Provenance (inedito in Italia), un romanzo che orbita attorno all’universo di Imperial Radch e che è stato in nomination ai premi Hugo 2018 per il miglior romanzo. La statuetta per quell’anno è finita a N.K. Jemisin che se l’è aggiudicata per le terza volta consecutiva: un vero e proprio record!
Comunque Leckie non se l’è presa troppo. Ancillary Justice, Sword e Mercy avevano già fatto incetta di candidature e premi: Hugo, Nebula, Arthur C. Clarke e Locus. Non poteva certo lamentarsi.
L’edizione Mondadori non è soltanto completa, presentando, per la prima volta in Italia, tutti gli episodi della serie, ma è anche corredata da una nuova traduzione, che vuole rendere giustizia alla complessità lessicale e semantica dell’Imperial Radch, dove la differenza fra i generi è talmente irrilevante che il pronome lei viene usato per i personaggi di entrambi i sessi. Arricchiscono ulteriormente il sostanzioso volume, due racconti legati alla galassia Ancillary: Il lento veleno della notte, storia breve pubblicata nel 2012 da Electric Velocipede e poi da Tor.com nel 2014, e Lei Comanda e Io Obbedisco, novella diffusa in rete, sempre nel 2014, da Strange Horizons.
Opera spiazzante e geniale, l’ha definita Beppe Roncari (Oscar Vault), che rappresenta un mondo estremamente complesso, frutto di uno studio profondo dell’antropologia, della psicologia e della sociologia umane e di una fantasia senza confini.
Il libro
Su un lontanissimo pianeta coperto di ghiaccio, Breq sta per recuperare l’oggetto di cui è in cerca da tempo – un prezioso manufatto costruito dall’inconoscibile e temutissima specie aliena Presger – quando si imbatte in un corpo semiassiderato nella neve: è Seivarden Vendaai, una persona che Breq credeva morta da mille anni. Perché Breq non è ciò che sembra: diciannove anni, tre mesi e una settimana prima di quel giorno era la Justice of Toren, una gigantesca astronave da trasporto truppe in orbita attorno al pianeta Shis’urna insieme alle sorelle Sword e Mercy. Come tutte le navi dell’impero Radchaai, la Justice è un’intelligenza artificiale che controlla ancelle umane. Ma ora la Justice è stata distrutta e della sua coscienza pensante è rimasto solo un frammento: Breq.
Chi l’ha devastata ha portato via tutto ciò che le era più caro; solo due cose le rimangono: un fragile corpo umano nel quale sta imparando a nascondersi e un’inesauribile sete di vendetta. Il suo obiettivo è Anaander Mianaai, Lord del Radch, la creatura semi-immortale che da tremila anni detiene il potere assoluto sull’impero grazie alle sue migliaia di corpi interconnessi.
Già considerata un classico del genere, la premiatissima trilogia Ancillary disegna un universo estremamente originale e ricco di particolari spiazzanti, tanto complesso quanto coerente: un sistema nel quale le intelligenze artificiali si appassionano alla musica polifonica e sono ossessionate dal tè, mentre le differenze di genere non hanno senso. Ann Leckie esplora con incredibile immaginazione le sottigliezze psicologiche, i pregiudizi razziali, le passioni politiche e religiose dei suoi personaggi. Ma soprattutto fa ciò che da sempre fa la grande fantascienza: accompagnare il lettore, tra gigantesche battaglie interplanetarie e viaggi spaziali, alla scoperta di nuovi mondi, dove nessuno è mai giunto prima.
L’autrice
Ann Leckie (Toledo, Ohio, 1966), da sempre appassionata di fantascienza, ha esordito nel 2013 con il primo romanzo della trilogia «Imperial Radch» Ancillary Justice, vincendo tra gli altri i premi Hugo, Nebula, BSFA, Arthur C. Clarke e Locus. Anche i successivi volumi Ancillary Sword (2014) e Ancillary Mercy (2015) hanno vinto il Locus e sono stati finalisti al Nebula. Nello stesso universo di Ancillary sono ambientati il romanzo Provenance, di prossima pubblicazione in Italia per Mondadori, e i racconti Il lento veleno della notte e Lei Comanda e Io Obbedisco, compresi in questo volume. Nel 2019 Ann Leckie ha pubblicato il suo primo romanzo fantasy, The Rave Tower.
Ann Leckie, Ancillary. Trilogia Imperial Radch, Oscar Fantastica, Titan Edition, Mondadori, pagg. 708, Euro 24, ebook formato kindle (su Amazon.it) o epub (sugli altri store), Euro 10,99
4 commenti
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Segnalo l'uscita successiva della Collana: Tre libri dedicati ai libri di Eymerich. Il costo non è proprio abbordabile. 28 euro Cad.
Nella Collana i Draghi invece è uscito Dracula e Halloween di Brabdury. Semore 25 euro.
Mondadori si sta dando un sacco da fare. Ma per ora in queste due serie abbiamo visto solo ristamape... ma credo che faccia parte dell'idea oroginale. Non pubblicheranno mai autori che non hanno venduto. Eppure hanno rischiato con LUNA, ciclo uscito su Urania.
Anche la Okorafor non è molto famosa da noi; in italia hanno pubblicato solo due romanzi editori minori. Poi Binti è in realtà una serie di 3 romanzi brevi, come lunghezza totale è più o meno quella standard del moderno romanzo di fantascienza.
L'impressione è stiano puntando su opere molto famose all'estero, i vincitori dei premi hugo e simili.
Di questo sarei curioso di vedere la traduzione.
Ricordo che quando avevo comparato il primo capitolo dell'edizione fanucci e con quella originale inglese, avevo trovato delle righe in più in quella italiana
avendo letto il primo libro della saga volevo comprarlo, ma ci sono cattive recensioni su secondo e terzo... qualcuno che li ha gia letti lo consiglia?
Mi piaceva anche la traduzione precedente, per certi versi più involuta. La traduzione attuale tende a usare solo il genere femminile: è più semplice e coerente, ma l'oscillazione tra un genere e l'altro della precedente traduzione lasciava più incerti. Comunque finalmente, dopo quattro anni dall'originale, posso leggere l'ultimo romanzo in italiano: l'avevo comperato in francese.
Il primo libro è certamente il più unitario, tuttavia l'intera saga la considero, con "The Expanse" tra i migliori cicli di questi ultimi dieci anni.
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