Un nuovo modo di vedere l'universo grazie a una nuova teoria matematica. Un concetto affascinante – qualcosa di simile l'aveva già proposto Greg Egan – sul quale si basa il notevole racconto di Davide Camparsi in uscita questa settimana nella collana Robotica.it curata da Sergio Donato.

In Fulgide stelle immemori Camparsi immagina la teoria dei "numeri fini", un nuovo strumento matematico che permette di vedere spazio e tempo in modo del tutto nuovo, e in definitiva apre le porte al viaggio spaziale. Ma con risvolti sorprendenti.

Fulgide stelle immemori

Il libro

C’è un modo nuovo per esplorare le stelle che richiede agli esseri umani una delle cose più preziose al mondo: la memoria.

I sessantasei anni di viaggio richiesti ai quattrocento membri dell’equipaggio imbarcati a bordo delle navi Pitea non mettono a repentaglio l’esistenza degli astronauti, né li faranno giungere vecchi al traguardo rappresentato da Nuova Thule.

Anzi, è esattamente il contrario.

Gli uomini credevano di potere aggirare i principi della Relatività, ma se si usano i portali calcolati dai Numeri Fini per imboccare una scorciatoia spaziale e prendersi gioco della velocità della luce, la luce quel tempo sottrattole lo rivuole indietro.

Gli astronauti devono imbarcarsi da vecchi per arrivare giovani al traguardo.

Il vero viaggio è l’attesa della vecchiaia. Ciò che per qualsiasi altro essere umano è l’approssimarsi della morte, per i membri delle navi Pitea rappresenta l’inizio di una nuova giovinezza.

Il prezzo più grande da pagare è la memoria: dimenticarsi dell’esistenza vissuta, dell’esperienze fatte, degli amori che si sgretoleranno nello spazio e nel tempo.

L'autore

Davide Camparsi vive a Verona, dove lavora come architetto. Esordisce nel racconto nel 2013 col racconto Perché nulla vada perduto che vince la XIX edizione del Trofeo RILL. Successivamente partecipa con successo a vari concorsi e selezioni per narrativa breve, vincendo anche nuovamente il RiLL nel 2015 con Non di solo pane, tradotto in spagnolo per la pubblicazione su Visiones 2016.

Complessivamente, dal 2013 pubblica una trentina fra racconti e novelle in ebook e antologie di genere da Dunwich Edizioni, Edizioni Il Foglio, Nero Press, Hypnos Edizioni, Edizioni Della Vigna, Tabula Fati, dBooks, Edizioni Pendragon, I Doni delle Muse, Esescifi, EF Libri, Letteratura Horror.

Dopo aver esordito con Delos Digital con L’angelo dell’autunno, finalista al premio Odissea, nel 2017 ha pubblicato la novella Tre di nessuno (Il Foglio) ed Edizioni RiLL ha raccolto i suoi racconti nel volume Tra cielo e terra. Il suo ultimo romanzo di stampo Sword&Sorcery mediterraneo è Alessandro Nero – I canti di Efestione, sempre per Delos Digital. Per Robotica.it ha già pubblicato il racconto I nomi nuovi di Marte.

Davide Camparsi, Fulgide stelle immemori , Delos Digital, Robotica.it 66, isbn: 9788825409444, ebook formato kindle (su Amazon.it) o epub (sugli altri store) con social drm (watermark) dove disponibile , Euro 1,99 iva inclusa

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