FTL, ovvero “faster-than-light”, più veloce della luce. Potremmo definirlo il problema numero uno dell'astronautica. Se riusciremo a risolverlo, se riusciremo a trovare un modo per "truffare" Einstein e viaggiare più veloci della luce, l'umanità potrà forse diffondersi nella galassia, su altri pianeti. Se non ci riusciremo saremo condannati a restare nel nostro sistema solare, dove ahimè, le possibilità di vita fuori dalla Terra sono poche e complicate.
In questo corto, realizzato da Adam Stern, che ha lavorato come esperto di effetti speciali per diverse serie di sf come Continuum, Falling Skies, Childhood's End e che qui è alla sua seconda prova come sceneggiatore e regista, troviamo come protagonista Ty Ollson, che avete già visto in ruoli secondari in varie serie come The 100, Dirk Gently: Agenzia di investigazione olistica, Continuum e altre; Karin Konoval, anche lei vista in Dirk Gently ma anche in X-Files e The War – Il pianeta delle scimmie; e Aliyah O'Brien, anche lei con tante partecipazioni a varie serie tv.
Make it so, dice il protagonista. Buona visione.
11 commenti
Aggiungi un commentobah... un progetto di tale importanza affidato ad un astronauta vecchio, bolso e frignone, con famiglia, del tutto improbabile e patetico; inoltre il continuo inframezzo familiare stona e scassa il ca**o e sa oltretutto di ruffiano. Bello l'incontro alieno e gli scorci tecnologici, per il resto...
Sull'età degli astronauti, non capisco le tue osservazioni: i giovani con poca esperienza non hanno tanto spazio nei programmi sperimentali come potremmo credere. Armstrong mise piede sulla luna a 39 anni (non vecchio, ma certamente non un giovincello di primo pelo). Il primo volo di uno Space Shuttle (1981) vide ai comandi John W. Young (allora di 51 anni). Poi non è strano che gli astronauti abbiano famiglia, mica sono monaci eremiti.
Quello che mi lascia sempre perplesso è che sono errori minori, ma così evidenti che non averli evitati (e non avrebbe richiesto alcun stravolgimento di sceneggiatura) suona poca attenzione. Una delle osservazioni che sento più spesso e che mi fa infuriare, è: "tanto è fantascienza!".
Appunto, mica è una favoletta: posso violare consapevolmente una legge fisica (usando velocità maggiore della luce, per esempio), ma il resto deve essere coerente, credibile, non una serie di stupidate per tappare i buchi.
Condivido pienamente. Mi sono sempre chiesto perché quasi tutti gli sceneggiatori cadono su cose così semplici....
Succede anche con grosse produzioni, ma, immagino che per una cosetta del genere lo sceneggiatore, che non è probabilmente molto al dentro della materia (sennò come si spiegano certe sviste), si sia solo preoccupato di fare scena con gli effetti speciali, senza una ricerca decente sui fatti scientifici di base: ha scritto per quello che sapeva di suo e basta; io ci scherzo e cerco di "giustificare" la svista, ma sono d'accordo che non dovrebbe succedere.
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